È morto ieri sera, all’età di 93 anni, don Aldo Benevelli, sacerdote di Cuneo famoso per il suo passato nella resistenza e fondatore di una Ong per l’aiuto e il sostegno ai Paesi del Terzo Mondo.
Don Benevelli, che si è spento nella sua abitazione a via Negrelli, proprio qualche settimana fa aveva ricevuto la Medaglia della Liberazione per il suo impegno partigiano. Il sacerdote, nato a Monforte d’Alba il 29 dicembre 1923, entrò prima nella Gioventù Italiana dell’Azione Cattolica e, dopo l’8 settembre 1943, si unì alla lotta anti nazista. Fu tra quelli che a Boves, in provincia di Cuneo, prestarono i primi soccorsi ai feriti della rappresaglia tedesca. In quegli anni fu anche arrestato e torturato dalla Gestapo, la polizia segreta della Germania nazista.
Don Benevelli divenne sacerdote dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la Liberazione, precisamente nel 1948, e intraprese l’attività di insegnate in alcuni istituti del Cuneese. Fu anche volontario nelle carceri di Cuneo e Fossano. Nel 1966 fondò l’associazione di volontari laici Lvia, specializzata negli aiuti umanitari soprattutto in Sud America e Africa e, negli anni ’70, contribuì alla creazione della Caritas Diocesana di Cuneo. Fondò anche, nel 1980, l’Università Internazionale della Pace intitolata al politico democristiano e Servo di Dio Giorgio la Pira. Inoltre è stato per tanti anni direttore del settimanale della diocesi. Fra i tanti altri progetti, è stato anche ideatore ed organizzatore della Carovana della Pace da Cuneo e Boves.
Nella giornata di domani è previsto il trasferimento della salma dalla sua abitazione al municipio, dove sarà allestita la camera ardente. I funerali si terranno mercoledì pomeriggio, alle 15:30, nella Cattedrale della città. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Cuneo-Fossano, monsignor Piero Delbosco.