Dopo la quinta sconfitta consecutiva in Premiere League, arrivata ieri sul campo dello Swansea, Claudio Ranieri per ora resiste sulla panchina del Leicester nonostante la crisi.
Questa partita infatti ha portato alla luce la frattura del rapporto tra Claudio Ranieri e il nucleo societario inglese. Nucleo composto da dirigenti e dalle storiche figure di riferimento del primo titolo nazionale vinto la scorsa stagione: Jamie Vardy, Danny Drinkwater, il capitano Wes Morgan e Riyad Mahrex.
“Forse sono stato troppo fedele ai giocatori – ha dichiarato Ranieri – Quando raggiungi qualcosa di così importante, vuoi dargli una possibilità, una seconda e una terza. Ma ora è il momento di dire basta”.
Una situazione di crisi, che appare surreale visto che le imprese portare avanti durante la gestione Ranieri hanno portato molti giocatori a raddoppiare o addirittura triplicare gli ingaggi. Emblematico il caso Vardy. Portavoce dei calciatori inglesi, avrebbe chiesto “la testa” dell’allenatore italiano ai piani alti.
Il proprietario del club inglese, il miliardario thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, ha finora avuto un buon rapporto con Ranieri che aggiunge: “Non ho in programma di parlare con lui, ma se vuole io sono qui”.
Lo spogliatoio però non gli ha voltato le spalle. Danny Drinkwater assicura: “Certo che ha il nostro pieno sostegno. Dobbiamo uscire tutti insieme da questa situazione e se continueremo a lottare ce la faremo”. Anche se i vertici della proprietà e Ranieri sono preoccupati per la totale mancanza di reazione dei giocatori.
La squadra ha perso cinque partite di fila, nessun goal segnato in Premier League nel 2017, solo un punto sopra la linea della zona di retrocessione.
Il calendario del campionato di certo non aiuta la situazione. La prossima settimana la trasferta in casa del Siviglia, Liverpool e Arsenal nelle prossime sfide.