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HomeSport Rugby: Torneo Sei Nazioni,débâcle per gli azzurri, attacco della stampa inglese

Rugby, Sei Nazioni
débacle per gli azzurri
attacco della stampa inglese

Times: "umiliante, perché tifosi vanno?"

per l'Italia ancora incubo estromissione

di Luisa Urbani13 Febbraio 2017
13 Febbraio 2017

Rugby

“Viene da chiedersi per quale ragione i tifosi continuino a seguire l’Italia”. Così il quotidiano britannico Times attacca la nazionale di rugby italiana dopo la sconfitta subita contro l’Irlanda sabato pomeriggio all’Olimpico di Roma.

Effettivamente quella rimediata dagli Azzurri, per 10-63 con ben 9 mete subite, resta la peggior disfatta interna nel torneo Sei Nazioni. Un punteggio che rappresenta il peggior scarto casalingo per l’Italia nella storia della competizione e che è la dimostrazione di una gara a senso unico in cui l’Italia è apparsa fragile, impotente e lenta.  L’Irlanda, infatti, non ha dovuto nemmeno forzare troppo per aggiudicarsi le battaglie in mischia contro avversari, purtroppo, incapaci di reagire.

Dunque, una vera e propria débacle quella subita dagli azzurri. Una disfatta che ha acceso gli animi della stampa britannica che, ancora una volta, ha messo sotto processo la nazionale italiana agitando, come ogni anno, lo spettro dell’estromissione dal torneo.

I giudizi del quotidiano britannico sono molto duri nel sottolineare la disparità tra le due nazionali di rugby.  “Semplicemente troppo forte”, scrive il Times elogiando la squadra irlandese ed evidenziando i demeriti dell’Italia di O’Shea.

Tuttavia, nonostante gli attacchi esterni e i fischi dell’Olimpico, la nazionale si dichiara già proiettata alla gara con l’Inghilterra che si disputerà tra due settimane a Twickenham.

Dopo la partita, il ct O’Shea ha parlato a lungo con la squadra, specificando che “è anche da certe sconfitte che si cresce”. A rincuorare gli animi degli azzurri anche la parole di capitan Parisse: “Dobbiamo alzare questa c… di testa” ha affermato.

A Twickenham, contro gli inglesi, non si chiede certo la vittoria degli azzurri, ma almeno una prestazione degna del livello del Sei Nazioni, magari con l’obiettivo di chiudere con un passivo al di sotto dei 7 punti, tale da far guadagnare un punto di bonus in classifica. Sarà possibile? La risposta tra due settimane.

 

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