Dall’11 al 28 Febbraio Venezia celebra il Carnevale attirando decine di migliaia di turisti affascinati dal mito della manifestazione. L’organizzazione ha calcolato che già nell’ultimo fine settimana, dedicato alla Festa Veneziana sull’acqua, siano stati 50 mila i turisti arrivati per una passeggiata in maschera.
Sabato 11 il corteo dell’Associazione esercenti pubblici esercizi e del Coordinamento associazioni remiere di voga alla veneta ha sfilato da Punta della Dogana per poi raggiungere il Rio di Cannaregio. Un centinaio di imbarcazioni tradizionali, cinquecento vogatori coinvolti tra cui spicca l’ormai celebre “Peàta”. E poi ballerine-farfalle con le ali tempestate di luci, meduse ondeggianti, acrobazie in volo con un pallone aerostatico, mangiafuoco. Alla fine, il botto della mega-pantegana con tanto di palloncini colorati e coriandoli.
Certo i prezzi dei biglietti ancora disponibili agli eventi non sono accessibili proprio a tutti visto che si aggirano intorno ai 400/500 euro ma le stuole di camerieri, candele, mascherine e costumi, performance live e la vista sul Canal Grande, insomma tutto questo grande allestimento in parte giustifica un esborso così oneroso.
E’ comunque atteso il pienone per il prossimo fine settimana , quando si terrà il primo dei tre Voli in programma, quello dell’Angelo dal campanile di San Marco alle 12. Seguiranno poi quello dell’Aquila (domenica 26) al ritmo di musiche e danze storiche nella superba cornice della piazza in festa e il gran finale dello Svolo del Leon durante il martedì grasso. A chiusura della manifestazione infatti, l’enorme bandiera di San Marco che ritrae il leone alato su campo rosso ascenderà dalla Piazza al Campanile, a simboleggiare l’immortale Serenissima Repubblica nel Mediterraneo e nel mondo.
Serrati i controlli per la sicurezza, con l’intento di offrire divertimento e serenità abbinati al massimo livello di prevenzione. Quindi controlli con i metal detector ai cinque varchi allestiti dalle forze dell’ordine e il cortese invito ad alzare la maschera per un veloce riconoscimento. Una coppia parigina in coda non si è detta stupita: «È normale. Dopo Parigi, dopo gli attentati del 13 novembre scorso, è giusto garantire la sicurezza. Non possiamo cambiare le nostre abitudini”.