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HomePolitica Caos in Campidoglio, dopo il caso Berdini
Romeo interrogato per 5 ore in Procura

M5s, caos Campidoglio
Romeo interrogato 5 ore
le polemiche non si placano

Ieri le dimissioni, respinte, di Berdini

dopo le dichiarazioni sulla Raggi

di Salvatore Tropea09 Febbraio 2017
09 Febbraio 2017

Si è concluso nella notte presso la Procura di Roma l’interrogatorio di Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica del sindaco Virginia Raggi e al centro, negli ultimi giorni, delle indagini sulle nomine dell’amministrazione grillina. Romeo, che è stato ascoltato anche sulla questione delle polizze vita intestate alla Raggi, è indagato per abuso d’ufficio in concorso con la prima cittadina della Capitale.

Dopo le oltre cinque ore davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo, al sostituto Francesco Dall’Olio e al capo della Squadra mobile Luigi Silipo, Romeo ha dichiarato che l’atto istruttorio «si è svolto in un clima sereno e collaborativo; è andata bene – ha aggiunto – e penso di aver chiarito tutto». Romeo ha poi spiegato che «i magistrati hanno voluto analizzare ogni aspetto e ogni sfaccettatura della vicenda», conducendo delle indagini patrimoniali molto approfondite. I legali dell’ex collaboratore della Raggi si preparano, per i prossimi giorni, a presentare delle memorie in merito.

L’interrogatorio è per adesso l’ultimo atto – in attesa di ulteriori sviluppi – dell’effetto domino che sta scuotendo la giunta capitolina. Dopo il “polizzagate” – le due polizze, una da 30mila euro e l’altra da 3mila, che Romeo avrebbe intestato al sindaco a sua insaputa – anche le accuse di abuso d’ufficio e falso per alcune nomine, oltre al caos interno dopo le presunte dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica Paolo Berdini. Quest’ultimo si sarebbe espresso sull’inadeguatezza della Raggi a ricoprire il proprio ruolo, facendo calare il gelo all’interno della giunta capitolina. Berdini, infatti, ieri pomeriggio aveva in un primo momento rassegnato le sue dimissioni, che sono state però respinte con riserva dal sindaco. «Si è scusato – ha affermato la Raggi – si è presentato con la cenere in testa e i ceci sotto le ginocchia ed io ho respinto le sue dimissioni con riserva».

Il caos all’interno del Campidoglio sembra però lontano dall’esaurirsi, così come la pioggia di critiche e polemiche sull’amministrazione, nonostante la difesa di Grillo che qualche giorno fa, tramite il suo blog, ha elencato i «43 successi più importanti di Virginia Raggi e della sua giunta nei primi sette mesi di governo». Questa mattina Maurizio Lupi, capogruppo alla Camera di Area Popolare, ai microfoni di RTL ha accusato la Raggi di inadeguatezza nel non riuscire «a risolvere i drammatici problemi che ha la Capitale d’Italia».

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