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Bambina ferita a Napoli
arrestato quinto ricercato
del commando

Spararono al mercato contro ambulanti

senegalesi che non pagavano il pizzo

di Davide Di Bello03 Febbraio 2017
03 Febbraio 2017

La polizia nel Centro Direzionale di Napoli, dove un uomo di 54 anni, Giuseppe Antonucci, ha sparato all'ex moglie e al nuovo compagno di lei ferendoli entrambi, 12 gennaio 2017. ANSA/ CIRO FUSCO

E’ stato arrestato il quinto componente del commando che lo scorso 4 gennaio aveva assalito a colpi di pistola una bancarella di ambulanti senegalesi al mercato della Ducescha, a Napoli, perché si rifiutavano di pagare il pizzo per svolgere liberamente la propria attività commerciale. Ne avevano colpiti tre, due rimasti feriti dalle schegge e uno in modo più serio. Durante la sparatoria era rimasta ferita a un piede, fortunatamente in modo non grave, anche una bambina di 10 anni che si trovava lì col padre al momento del raid.

L’uomo arrestato è A.S., 32 anni, conosciuto negli ambienti malavitosi come “Occhi Celesti”. La Squadra Mobile di Napoli, con l’ausilio della Polizia scientifica di Roma, lo ha individuato nella notte nell’abitazione in cui si era nascosto in via Nuova Pizzofalcone, nella zona del Pallonetto di Santa Lucia. L’uomo, nel tentativo di fuggire, si è lanciato dal terzo piano ma è stato raggiunto e fermato dagli altri poliziotti che avevano circondato l’edificio.

La Polizia lo ritiene elemento di spicco dell’organizzazione criminale che fa capo alla più nota famiglia Mazzarella, da tempo operativa nel centro storico di Napoli. L’ipotesi di reato è di lesioni personali aggravate, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, estorsione. Tra i capi d’accusa  verrà contestata l’aggravante del metodo mafioso, poiché le sue azioni sono ricondotte alla all’agevolazione e realizzazione degli scopi criminali del clan dei Mazzarella.

A.S. era riuscito a sfuggire all’arresto lo scorso 14 gennaio quando, dieci giorni dopo l’accaduto, furono rintracciati e sottoposti all’esecuzione del fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia gli altri 4 componenti dell’organizzazione. Gennaro Cozzolino è ritenuto colui che ha materialmente esploso i colpi e ferito i senegalesi e la bambina.

Secondo la ricostruzione effettuata  dalla Questura “costoro svolgevano un’attività itinerante finalizzata ad individuare gli acquirenti della merce stoccata dai commercianti all’interno dei magazzini della zona. Avevano partecipato alla spedizione punitiva perché convinti dai Mazzarella che gli stranieri, praticando prezzi più bassi, alteravano il mercato riducendo gli introiti dei venditori ambulanti italiani”.

 

 

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