No a manovre depressive o, peggio ancora, a un aumento delle tasse. Sono queste le parole d’ordine del ministro dell’Economia Padoan, condivise anche dal premier Paolo Gentiloni. Nella lettera del governo italiano che arriverà oggi a Bruxelles, con gli interventi e le misure aggiuntive necessarie per scongiurare una vera e propria manovra correttiva, ci sarà un piano per andare incontro alle richieste della Commissione europea. Ma non arriverà nessun ok a una finanziaria lacrime e sangue da 3,2 miliardi, come richiesto dai commissari Moscovici e Dombrovskis. La via più concreta e realizzabile è quella di una nuova stretta sull’evasione fiscale. Da realizzare con un’operazione di voluntary disclosure, che quest’anno verrà replicata, e con l’implementazione dei meccanismi di recupero dell’Iva. Tra le ipotesi allo studio nella trattativa con Bruxelles, inoltre, anche un eventuale rialzo delle accise. “Sarà fondamentale farsi sentire con forza dall’Europa sui vincoli di bilancio e l’austerity”, ha dichiarato ieri sera il segretario del Pd Matteo Renzi.
Bruxelles attende la lettera
con le proposte del governo
Ipotesi misure anti-evasione
Renzi: "Fondamentale farsi sentire
su vincoli di bilancio e austerity"
01 Febbraio 201752