Dopo otto anni è arrivata la sentenza di primo grado sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, nella quale morirono 32 persone.
Sono stati condannati a sette anni Mauro Moretti e Michele Mario Elia, ex amministratori delegati di Rfi, nonostante l’accusa avesse chiesto rispettivamente sedici e quindici anni di reclusione.
Moretti, secondo quanto spiegano i suoi avvocati, è stato assolto come ad delle Ferrovie dello Stato, ma i giudici hanno disposto la sua condanna in quanto ricoprì la stessa carica in Rfi. Sette anni e sei mesi anche Vincenzo Soprano, ex a.d. di Trenitalia.
Le condanne più pesanti sono state quelle ai responsabili della Gatx Rail Germania, la società che aveva affittato i carri cisterna alle Ferrovie dello Stato. Nove anni e sei mesi all’amministratore Rainer Kogelheide e al responsabile sistemi di manutenzione Peter Linowski.
Condannati 23 de 33 imputati, per i quali le accuse, a vario titolo, erano quelle di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose.
Presenti in aula i familiari delle vittime, che hanno ascoltato le parole del giudice in silenzio, ma ad un giorno dalla sentenza hanno dichiarato ai giornalisti che: “È moralmente inaccettabile che dopo una condanna di primo grado Mauro Moretti guidi ancora un’azienda di Stato. Ne chiediamo le dimissioni e la revoca del titolo di Cavaliere del Lavoro”.
Soddisfatto dell’epilogo giudiziario invece il procuratore di Lucca, Pietro Suchan: “Non è stato un incidente, in futuro non dovrà più accadere”.
Strage di Viareggio
condannato Moretti
I familiari: "Si dimetta"
A Lucca la sentenza di primo grado
Sette anni per gli ex ad di Rfi
01 Febbraio 201765
post precedente