Avevano costituito un’associazione violenta per affermare la propria ideologia. Con questa accusa sono state emesse dieci misure di custodia cautelare nei confronti di un gruppo di anarchici, che gravitavano intorno al centro occupato di Villa Panico, nella zona San Salvi di Firenze. Polizia, carabinieri, vigili del fuoco e anche un’unità di artificieri sono intervenuti dalle prime ore dell’alba, dando vita ad un’operazione congiunta e particolarmente delicata.
I fatti contestati agli indagati riguardano una serie di gravi episodi di violenza commessi nel corso del 2016, sfociati in reati che vanno dalla violenza alla resistenza e lesioni a pubblico ufficiale fino a ripetuti danneggiamenti di sedi politiche, edifici del centro storico cittadino, automezzi di soccorso, porto di armi improprie e detenzione e trasporto di materiale esplodente. Senza dimenticare gli episodi di violenza privata nei confronti di cittadini, sfociati addirittura in rapine. Nello specifico, le misure cautelari prevedono gli arresti domiciliari per tre membri del gruppo, mentre gli altri sette avranno l’obbligo di firma e di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.
Intanto, lo stabile occupato, ritenuto la principale base logistica, è stato posto sotto sequestro preventivo. Durante il blitz si è reso necessario l’intervento degli artificieri che per precauzione hanno fatto brillare un oggetto sospetto. Secondo le ricostruzioni, si trattava di un piccolo raccoglitore in ghisa riempito con dei fiori. Sulla natura dell’oggetto restano dei dubbi: ancora non si è riusciti a capire se si trattasse di un ordigno lasciato di proposito. Tuttavia, si è sentita una fortissimo boato al momento dell’esplosione. Nel frattempo, continuano le ricerche delle forze dell’ordine per dare esecuzioni agli ordini di custodia cautelare, che al loro arrivo non hanno trovato nessuno degli indagati.