Manca poco all’undicesima edizione del “Data Privacy Day”. L’evento cade il 28 gennaio e rappresenta un’occasione per le istituzioni europee e mondiali di sensibilizzare i cittadini sulla protezione dei dati personali. In Italia la giornata verrà celebrata lunedì 30 gennaio dal Garante della privacy Antonello Soro con il convegno “Big Data e Privacy. La geografia dei poteri’’. L’evento sarà presentato nell’aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari a Roma. Sarà una giornata ricca di approfondimenti e di tematiche nell’ambito della protezione dati: dal capitalismo digitale ai nuovi modelli di business, fino ad arrivare all’importanza dei Big Data sull’organizzazione sociale e sui processi decisionali. Tra i partecipanti al convegno ci saranno Ilvo Diamanti e Giulio Tremonti. Concluderà i lavori Anna Finocchiaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento.
L’iniziativa nasce il 26 aprile 2006 con l’istituzione della Giornata della protezione dei dati. Il 28 gennaio fu scelto in occasione della cosiddetta “Convenzione 108”, firmata il 28 gennaio 1981 per “sensibilizzare i cittadini sui diritti legati alla tutela della vita privata e delle libertà fondamentali”. Oggi il tema è sempre più al centro dell’attenzione: con l’avvento di Internet e dei social i dati personali sono molto più esposti a truffe e furti informatici.
Ci pensa Zuckerberg. Ecco che allora interviene il padre di tutti i social: Facebook ha deciso che in occasione del “Data Privacy Day” aggiornerà le funzionalità del sito “Informazioni di base sulla privacy”. «Le persone condividono i loro momenti più preziosi su Facebook, vogliamo rendere i nostri strumenti chiari e facilmente accessibili in qualsiasi momento – spiega l’azienda – ”Privacy Basics” offre consigli e informazioni riguardo la protezione del tuo account, per capire chi può vedere i tuoi post e per scoprire come la tua pagina appare agli altri». Parteciperanno al progetto importanti organizzazioni come la la National Cyber Security Alliance, la Electronic Frontier Foundation e il Center for Democracy and Technology.