Due emissioni di titoli con garanzia dello Stato per un importo totale di 7 miliardi di euro. E’ questa l’operazione effettuata dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, come previsto dal decreto legge “Salva banche”. Il provvedimento, infatti, è finalizzato a garantire le obbligazioni dell’istituto per ripristinare la liquidità persa nel corso del 2016. A renderlo noto è stato lo stesso gruppo Mps in un comunicato, precisando le ripartizioni della cifra: uno dei due titoli, per un valore nominale di 3 miliardi, scadrà nel gennaio 2018, con cedola 0,5%; l’altro, invece, per un valore nominale di 4 miliardi, scadrà nel gennaio 2020, con cedola 0,75%.
I titoli assistiti da garanzia dello Stato, come assicurato da Mps, “sono stati sottoscritti interamente dall’emittente e verranno venduti sul mercato, o utilizzati come collaterale a garanzia di operazioni di finanziamento, nel corso del 2017”. Nell’anno in corso, pertanto, la banca ha intenzione di emettere bond per un massimo di 15 miliardi in modo da colmare il deficit di liquidità accumulato nell’annata precedente. Entro maggio, poi, è previsto l’ingresso vero e proprio del Tesoro nel capitale di Rocca Salimbeni, con una quota che ammonta al 70%.
Dentro la banca tiene banco la vicenda legata alla presentazione del nuovo piano industriale alla Bce e soprattutto alla Commissione europea. Per questo si cercherà di affrontare apertamente il problema degli Npl, i “non performing loans” (i cosiddetti prestiti non performanti, attività che non riescono più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti ai creditori).
Tuttavia, per esistendo «diverse possibilità», quella che consentirebbe di cedere tutto senza perdite di tempo resta la cartolarizzazione con Atlante, rivisitata rispetto allo schema dello scorso dicembre. Intanto, Montepaschi sta scrivendo il piano guardando alle richieste della Bce, secondo cui la ricapitalizzazione dovrà essere da 8,8 miliardi di euro e non più da 5, come previsto nel primo progetto privato poi fallito.
Infine, mentre l’amministratore delegato del gruppo, Marco Morelli, sta lavorando per definire i dettagli dell’operazione, l’intenzione del board è sottoporre il nuovo piano alla Bce e alla Commissione europea già all’inizio prossimo mese. Proseguono, quindi, con frequenza i rapporti tra i dirigenti della Monte Paschi e i funzionari del ministero, senza dimenticare quelli con ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.