Sono 690 gli esuberi previsti da Alitalia a fronte del nuovo piano industriale di risanamento del bilancio. L’Amministratore delegato Andrea Ragnetti conferma le cifre: oltre il taglio di 500 contratti a tempo indeterminato saranno 300 assistenti di volo, 300 dipendenti di terra e 90 addetti alla manutenzione a rischiare il posto di lavoro. L’obiettivo è un risparmio di 30 milioni di euro, per un totale di 150 milioni previsti per 2013.
Un sacrificio che i sindacati non sono disposti ad accettare. La Fit-Cislè disposta a sedersi al tavolo della trattativa, mentre Cub ha già indetto uno sciopero di quattro ore per venerdì 26 ottobre per tutti i dipendenti dell’Alitatlia-cai. Infine Fit-Cgil, attende il prossimo incontro di lunedì per tirare le somme. Per leader della Cgil Susanna Camusso «Non va bene, ha detto la categoria. Il confronto continua».
La nuova Alitalia sembra affondare ancora nei vecchi problemi. Nonostante i cambiamenti e il ridimensionamento della compagnia il pareggio di bilancio, previsto del 2011 e rimandato al 2013, sembra ancora un miraggio. Il Piano Fenice, sponsorizzato dai nuovi proprietari nel 2008, sta fallendo con una perdita media di un milione di euro al giorno. Quali le cause? Una prima risposta si può trovare nell’aumento del carburante. La società ha speso nel 2009 589 milioni di euro, cifra raddoppiata nel 2011 con una spesa di 1,06 miliardi di euro. Gli aumenti della benzina hanno annullato tutte le drastiche misure di risparmio attuate dai nuovi proprietari, come la diminuzione del numero di aerei, da237 a 160 mezzi, il ridimensionamento delle rotte e la perdita di Malpensa.
Secondo problema da risolvere il posizionamento strategico. Mentre le compagnie low cost e mediorientali registrano un miglioramento negli utili, le compagnie europee stentato a far ritornare i conti, complici anche i treni ad alta velocità che “rubano” clienti ai voli nazionali.Intanto il Tar ha rigettato il ricorso di Alitalia per annullare il provvedimento dell’Antitrust. L’Autority, avendo rilevato la situazione di monopolio da parte della compagnia sulla tratta Roma-Milano, ha previsto la liberazione di alcune vie aeree, entro il 28 ottobre prossimo.La Fiumicino–Linate necessitava la presenza di un concorrente per contendere Alitalia.La Caidovrà, inoltre, pagare le spese di giudizio.
Francesca Ascoli