Doccia fredda per la difesa di Alberto Stasi, 32 anni, che puntava a una riapertura del caso. La Corte d’Appello di Brescia ha dichiarato ieri il «non luogo a provvedere in ordine alla revisione della sentenza irrevocabile di condanna». Confermati dunque i 16 anni di carcere per l’ex studente bocconiano accusato dell’omicidio di Chiara Poggi, la sua ex fidanzata uccisa il 13 agosto 2007.
I giudici hanno respinto il ricorso presentato un mese fa perché «non risulta alcuna istanza da parte dei soggetti legittimati» e «il codice non contempla alcun potere» d’ufficio. Secondo la Corte, i difensori di Stasi, Angelo e Fabio Giarda e Giada Bocellari hanno solo depositato «gli esiti delle investigazioni» e sollecitato a investigare, ma senza depositare una formale richiesta di rivedere il procedimento.
«Ci si riserva eventualmente di presentarne una direttamente alla Corte d’Appello di Brescia dopo la raccolta di altri elementi difensivi» ha dichiarato ieri Bocellari, uno dei legali di Stasi. Intanto gli avvocati della famiglia Poggi, Gianluigi Tizzoni e Francesco Campana, depositavano documenti finalizzati a dimostrare «la correttezza delle iniziative».