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la corte d’appello decide:
“nessuna revisione”

Omicidio di Garlasco
la Corte d'appello decide
"Nessuna revisione"

Manca una richiesta formale

I legali di Stasi:"La presenteremo"

di Giordano Contu25 Gennaio 2017
25 Gennaio 2017

Alberto Stasi lascia il Palazzo di Giustizia al termine dell'udienza del processo d'appello bis per l'omicidio di Chiara Poggi, Milano, 9 aprile 2014. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Doccia fredda per la difesa di Alberto Stasi, 32 anni, che puntava a una riapertura del caso. La Corte d’Appello di Brescia ha dichiarato ieri il «non luogo a provvedere in ordine alla revisione della sentenza irrevocabile di condanna». Confermati dunque i 16 anni di carcere per l’ex studente bocconiano accusato dell’omicidio di Chiara Poggi, la sua ex fidanzata uccisa il 13 agosto 2007.

I giudici hanno respinto il ricorso presentato un mese fa perché «non risulta alcuna istanza da parte dei soggetti legittimati»  e «il codice non contempla alcun potere» d’ufficio. Secondo la Corte, i difensori di Stasi, Angelo e Fabio Giarda e Giada Bocellari hanno solo depositato «gli esiti delle investigazioni» e sollecitato a investigare, ma senza depositare una formale richiesta di rivedere il procedimento.

Il documento della Corte d'Appello di Brescia che respinge, dichiarando non luogo a provvedere, l'istanza di revisione del processo sull'omicidio di Chiara Poggi per il quale l'ex fidanzato Alberto Stasi sta scontando una condanna definitiva a 16 anni. La richiesta era stata depositata dai legali di Stasi lo scorso dicembre e si basava su indagini difensive che avrebbero accertato la presenza del Dna di un amico del fratello della vittima sotto le unghie di Chiara. 24 Gennaio 2017. ANSA

Il documento della Corte d’Appello di Brescia che respinge, dichiarando non luogo a provvedere, l’istanza di revisione del processo sull’omicidio di Chiara Poggi per il quale l’ex fidanzato Alberto Stasi sta scontando una condanna definitiva a 16 anni. La richiesta era stata depositata dai legali di Stasi lo scorso dicembre e si basava su indagini difensive che avrebbero accertato la presenza del Dna di un amico del fratello della vittima sotto le unghie di Chiara. 24 Gennaio 2017. ANSA

«Ci si riserva eventualmente di presentarne una direttamente alla Corte d’Appello di Brescia dopo la raccolta di altri elementi difensivi» ha dichiarato ieri Bocellari, uno dei legali di Stasi. Intanto gli avvocati della famiglia Poggi, Gianluigi Tizzoni e Francesco Campana, depositavano documenti finalizzati a dimostrare «la correttezza delle iniziative».

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