Un’attesa che fa tremare i mercati e la politica. Sono ancora incerti i contorni del discorso di Theresa May che prenderà la parola alla Lancaster House di Londra sulle condizioni della Brexit.
Per la prima ministra britannica si tratta del più importante discorso da quando guida il governo, dopo la storica decisione in seguito al referendum di uscire dal mercato unico. Ma è proprio quest’ultimo ad insistere di voler rimanere il “migliore amico” di tutti i Paesi europei e alla premier spetta di indicare tempi e modi.
I giochi sono fatti, il divorzio potrebbe essere pronto. Le critiche dell’opposizione interna laburista sottolineano che il governo sta inseguendo un’ “hard Brexit”: un’uscita dura e totale dall’UE e dal mercato unico Ue per poter avere controllo completo e illimitato sull’immigrazione. Una supervisione nei confronti dei cittadini extra comunitari ma anche dei cittadini europei.
L’Inghilterra vorrebbe infatti gestire in modo autonomo i diritti e i doveri dei cittadini europei in Bretagna, senza sottostare alle regole di Bruxelles. “La scelta di lasciare l’Europa non rappresenta il desiderio di diventare più distanti da voi, dai nostri amici e dai nostri vicini. Continueremo a rimanere partners e amici stretti”, controbatte la ministra alle critiche.
Theresa May si difende sostenendo che non vede altra scelta rispetto alla Brexit. “Noi cercheremo una nuova alleanza tra l’indipendenza, l’autogoverno, la Bretagna e i nostri alleati europei. Non una parziale adesione come membro dell’Unione europea, niente che ci lasci “mezzo dentro e mezzo fuori”. Questo è il mio compito”.
Il destino di un Regno Unito isolato economicamente fa scalpitare la sterlina, che proprio ieri ha toccato il livello più basso dal 1984. In un’intervista al Times il neo presidente americano Donald Trump ha lodato la Brexit. Il tycoon soddisfatto auspica che anche altri Paesi europei seguiranno l’esempio di Londra.