E’ sempre più emergenza in Abruzzo a causa della pesante ondata di maltempo che ha colpito la regione negli ultimi giorni. Fino a questa mattina, più di un quarto della popolazione, oltre 300 mila persone, era ancora senza elettricità, secondo i dati diffusi dal sottosegretario alla presidenza con delega alla Protezione Civile Mario Mazzocca.
La regione ha avviato le procedure per la richiesta dello stato d’emergenza nazionale. La situazione viene definita peggiore di quella del marzo 2015, quando per un’ altra, intensa ondata di maltempo erano rimaste prive di corrente 250 mila persone. Delle 159 mila utenze senza elettricità, 80 mila sono disalimentate a causa di problemi alla rete gestita da Enel, altrettante per problemi sull’alta tensione di Terna.
I problemi maggiori si registrano nel teramano. Il blackout, che ha provocato anche un’emergenza idrica, sta creando notevoli disagi all’ospedale di Atri. La struttura è difficilmente raggiungibile a causa della tanta neve, e l’Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) ha fatto sapere che il presidio sanitario ha un’autonomia limitata ad alcune ore. Si sta cercando di risolvere con delle cisterne. Al buio anche gran parte del capoluogo. Quasi isolati Mosciano e la Val Fino.
Criticità si registrano pure a Chieti, dove in alcune zone la neve ha raggiunto il metro di altezza, a Lanciano e nella zona del frentano. Nel pescarese la situazione peggiore riguarda il comune di Penne, dove è caduto un metro e mezzo di neve. Minori le difficoltà nell’aquilano. Nel capoluogo di regione la neve ha iniziato a cadere soltanto da questa mattina.
La task force di e-distribuzione, società del gruppo Enel, sta lavorando da ore per cercare di ripristinare l’elettricità. Completamente in tilt la viabilità, nonostante sia stato riaperto questa mattina il tratto dell’autostrada A14 tra Pescara Ovest e Lanciano, chiuso nel tardo pomeriggio di ieri a seguito della caduta di un cavo della rete Terna ad alta tensione. Chiuse scuole e università.