Può uno zerbino, raffigurante la bandiera di uno stato, creare un caso diplomatico? Nell’era del web sì. Nei giorni scorsi la filiale canadese di Amazon.com, gigante delle vendite online, aveva messo in vendita sul proprio catalogo un tappetino. Nulla di eccezionale fin qui. L’oggetto in questione però riportava l’immagine della bandiera indiana. Una proposta di vendita simile, secondo il governo dell’India, ha rappresentato un’offesa troppo grande da sopportate, tanto che il ministro degli Esteri, Sushma Swaraj, ha spinto Amazon Canada a ritirare lo zerbino dal catalogo.
Di fronte a questa decisa posizione, un portavoce della compagnia è stato costretto ad annunciare il ritiro dalla pagina web dell’offerta che riguardava zerbini ispirati alle bandiere nazionali, non solo dell’India, ma di vari Paesi, fra cui anche Usa e Gran Bretagna. Inoltre, il ministro Sushma Swaraj, tramite Twitter, aveva anche assicurato che, se l’offerta non fosse stata rimossa, nessun responsabile della compagnia avrebbe più ottenuto un visto indiano. Di fronte alla “minaccia” la compagnia, fondata da Jeffrey P. Bezos, si è adeguata, cancellando ogni traccia dal sito.
Una polemica, dunque, nata sul web e alimentata a ritmo di tweet. Non si esclude che Amazon Canad abbia inoltrato al governo indiano anche una lettera di scuse. La bandiera tricolore in questione, infatti, è oggetto in India di particolare culto e rispetto, tanto che alcune settimane fa la Corte Suprema ha ingiunto a tutte le sale cinematografiche di proiettarne l’immagine sullo schermo.