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HomePolitica Produttività parlamentare, il dossier di Openpolis. Il 70% si limita a votare

Produttività parlamentare
il dossier di Openpolis
il 70% si limita a votare

Ferranti del Pd è la più attiva

Maglia nera a Ghedini e Verdini

di Giordano Contu11 Gennaio 2017
11 Gennaio 2017

Openpolis ha pubblicato la tradizionale classifica annuale sulla produttività dei parlamentari. I dati del 2016 evidenziano che un parlamentare su sette si limita a votare. Una “deformazione cronica”, è scritto nel dossier. Oltre il 70% dei deputati e senatori è poco produttivo. I dati riguardano la XVII Legislatura, da marzo 2013 al novembre 2016.

CAMERA I gruppi più presenti sono Partito democratico e Lega nord, rispettivamente con otto e sette membri nella parte alta della classifica. Il 60% dei deputati nella top 25 ha almeno una posizione chiave. Si tratta di tre presidenti e tre vice presidenti di commissione, un capogruppo di aula e nove capigruppo in commissione. I parlamentari che producono sotto la media sono il 63,59%. La Lega (368,67) è il gruppo con la media di produttività migliore, seguito da Sinistra Italiana (227,5). Fra i gruppi più numerosi invece, è il Movimento Cinque Stelle quello con la media più alta.

SENATO Il gruppo più presente nella parte alta della classifica è il Partito democratico con 12 membri. Anche in questo caso il 76% dei senatori nella top 25 ha almeno una posizione chiave. Sono tre presidenti e due vice presidenti di commissione, due capigruppo di aula e 11 capigruppo in commissione. I parlamentari che producono sotto la media sono il 61,78%. Anche al Senato la Lega (239,4) è il gruppo più produttivo, seguito da Autonomie Psi-Maie (220).

PRESENZE La percentuale di presenze non è legata alla produttività. Il dossier parla di “deformazione cronica” in entrambe le camere. Infatti il contributo del 70% dei parlamentari è limitato alla votazione. Inoltre fra i parlamentari con percentuali di presenze superiori al 90%, il 72,84% non arriva al dato medio di produttività.

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PRODUTTIVITA’ I parlamentari più produttivi non sono solo quelli che lavorano per far approvare disegni di legge. Ciò che più conta è essere relatori dei provvedimenti. E questo incarico è affidato a chi già possiede ruoli chiave: ovvero presidenti e vice presidenti di commissione, capigruppo di aula e commissione. La distribuzione della produttività, anche nei gruppi parlamentari, è perciò sproporzionata.

POSIZIONI CHIAVE Il peso delle key positions incide sul dato di entrambe le Camere. I parlamentari con ruoli chiave hanno una media di produttività molto superiore al resto dell’aula. Dunque i presidenti di commissione e i capigruppo hanno l’indice più alto nelle due Camere. Chi invece è ministro, vice ministro o sottosegretario ha un indice di produttività molto sotto la media. Questo perché l’incarico di governo abbatte il lavoro da parlamentare. Infine il dato dei gruppi politici: i membri di un piccolo gruppo è più probabile che ricoprano ruoli chiave. Ciò fa crollare o impennare l’indice di produttività, come succede per la Lega.

CLASSIFICHE Ecco i dati alla Camera dei deputati. A Guidare la classifica dei più produttivi sono Donatella Ferranti del Pd (902,46) e Massimiliano Fedriga della Lega (673,59). Il meno produttivo è invece il trio di Forza Italia Antonio Angelucci (0,67), Marco Martinelli (7,26) e Daniela Santanchè (18,18). E’ del Pd invece la cinquina dei più presenti guidata da Cinzia Maria Fontana (99,99%) e Giuseppe Guerini (99,98%). Fra gli assenteisti spicca il centrodestra con Antonio Angelucci (0,44 %) e Michela Vittoria Brambilla (1,40%) di Fi. Ecco invece i dati provenienti dal Senato. La classifica dei più produttivi è guidata da Giorgio Pagliari (855,81) del Pd e Loredana De Petris (703,9) del Misto. I meno produttivi sono invece Niccolò Ghedini (0,73) di Forza Italia e Denis Verdini (2,79) capogruppo di Ala. La classifica dei più presenti è ancora una volta guidata da una cinquina Pd fra cui spicca Carlo Pegorer (99,89%) e Federico Fornaro (99,76%). Fra i meno presenti spicca invece il centrodestra con Niccolò Ghedini (0,84%) di Forza Italia e Denis Verdini (10,61%).

Il dossier non considera fattori importanti a cui i politici dedicano molto tempo ed energie, come le relazioni con il territorio, il confronto e la vita di partito. Openpolis ha anche stilato una classifica regionale della produttività.

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