Se l’arte sopravvive, rinascere diventa possibile. Arriva da Siena direttamente nel cuore culturale delle zone terremotate, Norcia, questo messaggio di speranza e sostegno. Inizia domani “La Bellezza ferita. Norcia, Earth Heart Art Quake”, una mostra fortemente voluta dalla sovrintendenza senese che rinforza i profondi legami tra le due città benedettine. I capolavori artistici scampati al disastro del 30 ottobre a Norcia, prima ospitati dalla Basilica di San Benedetto, dalle chiese di Santa Maria Argenta e di San Pellegrino, nonché dalle numerose pievi e monasteri dei dintorni, saranno esposti nella Cripta del Duomo di Siena fino al 29 ottobre prossimo.
Raccolti in una rassegna documentaria, che oltre a presentare l’arte racconterà anche del terremoto, dipinti affreschi e manufatti umbri costruiranno un percorso che, iniziato dal Duomo, proseguirà fino a Santa Maria della Scala. La piccola chiesa è da sempre emblema senese di accoglienza e carità, sin dalla sua costruzione è stata rifugio di infermi, trovatelli e senzatetto, accolti misericordiosamente. Proprio per il suo forte valore simbolico, la chiesa è stata indicata con trasporto dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Riccardo Boccardo, e approvata dall’Ufficio Beni Culturali di Siena. All’interno, sono inoltre stati aggiunti vari spezzoni video e testimonianze fotografiche che celebrano l’impegno della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.
Con le visite all’esposizione si spera di raccogliere ulteriori fondi per la ricostruzione dei monumenti danneggiati o rasi al suolo. Infatti, la cittadina toscana gode di un turismo solido ed uniforme per tutta la durata dell’anno, che potrà senz’altro giovare alla causa di rinascita umbra. Il titolo inglese, gioco di parole intraducibile senza perderne la bellezza, elenca i tre elementi che mantengono forti le zone terremotate. Terra, cuore e arte, per tornare a vivere.