Cambio di guida al vertice dei Musei Vaticani: Papa Francesco ha infatti nominato Barbara Jatta come sostituta del direttore uscente, Antonio Paolucci. Classe 1962, sposata e con tre figli, la Jatta è attuale vice-direttrice del prestigioso polo museale, e sostituirà lo storico direttore Paolucci dopo 10 anni al vertice, a partire dal prossimo 1° gennaio.
Il cursus honorum di Barbara Jatta parte da una laurea in lettere, conseguita all’Università “La Sapienza” di Roma nel 1986 e prosegue l’anno successivo il Diploma di Archivista presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica. Nel 1991 si è specializzata in Storia dell’Arte presso la Scuola di Specializzazione dell’Università degli Studi di Roma e, successivamente, ha svolto lezioni di Storia della Grafica e delle Tecniche di Incisione, pubblicando articoli, recensioni e cataloghi di mostre specializzate. Dal 1994 Barbara Jatta è docente Incaricato per l’insegnamento di “Storia delle arti grafiche” presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, nell’ambito del Corso di Laurea in Lettere, indirizzo in Conservazione dei Beni Culturali. Entrata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana nel 1996, è stata responsabile del Gabinetto delle Stampe fino alla nomina, avvenuta nel 2010, a curatore della grafica del Dipartimento degli Stampati, per volontà del Papa Emerito, Benedetto XVI.
Dallo scorso giugno è stata trasferita dalla Biblioteca Apostolica Vaticana alla Direzione dei Musei Vaticani, con l’incarico di vice-direttore. Ls Dottoressa Jatta prenderà formalmente servizio quale prima donna alla guida dei Musei Vaticani, dopo sei mesi di “apprendistato” al fianco dello storico direttore Antonio Paolucci.
Nella sua lunga carriera Paolucci, Ministro per i Beni Culturali ed Ambientali sotto il Presidente del Consiglio Lamberto Dini nel 1995, è stato anche Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione della Basilica di San Francesco ad Assisi dopo il terremoto di Umbria e Marche del 1997. Paolucci fu insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana nel 1996 e della Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.
