Novità sull’orizzonte cinematografico italiano. Nasce Vision Distribution, l’azienda che si occuperà della distribuzione di film, nata dall’intesa tra il Gruppo Sky Italia e altre cinque società di produzione indipendenti. A siglare l’accordo con il colosso Sky, difatti, sono state Cattleya, Indiana, Palomar, Wildside e Lucisano Media Group.
«Questa nuova realtà nasce per sostenere e stimolare il cinema italiano, attraverso un modello innovativo, aperto e partecipativo. – sostiene Nicola Maccanico, amministratore delegato dell’azienda in questione – Per la prima volta un gruppo che opera nel settore dei media (con un’offerta di contenuti audiovisivi pay e free) e alcuni importanti produttori indipendenti italiani, uniscono le loro forze per offrire al mercato nuove opportunità». Maccanico, poi, aggiunge: «Ci sarà la possibilità di tentare strade diverse sia sul piano dei modelli distributivi, che su quello dei contenuti e del linguaggio, arricchendo l’offerta cinematografica a tutto vantaggio del pubblico e dei consumatori».
Soddisfatti anche i produttori firmatari dell’intesa, che pongono la loro fiducia nei confronti di Maccanico. «Diamo il benvenuto a Nicola, ottimo e stimato manager che ha saputo dimostrare negli anni la sua competenza e la sua professionalità, augurandogli un buon lavoro alla guida di Vision Distribution», commenta l’amministratore delegato di Lucisano Media Group, Federica Lucisano. «Siamo orgogliosi di questa nuova realtà, che avrà la possibilità di arricchire l’offerta a vantaggio del pubblico e dell’industria cinematografica italiana».
Il consiglio di amministrazione di Vision Distribution, presieduto da Andrea Scrosati – già responsabile dei contenuti di Sky – è formato da Margherita Amedei, Luisa Borella, Carlo Degli Esposti, Mario Gianani, Benedetto Habib, Domenico Labianca, Federica Lucisano, Luca Sanfilippo e Riccardo Tozzi. L’obiettivo primario della nuova società è di promuovere e distribuire, equamente, le opere realizzate da giovani talenti o da registi affermati nel BelPaese. Un’opportunità, per le pellicole poco conosciute, ma di forte interesse culturale, di uscire dai soliti circuiti elitari e di arrivare finalmente al grande pubblico.
