Dopo le richieste di dimissioni firmate da centinaia di giovani in tutta Italia, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha chiesto scusa postando un video su fb. «So di essermi espresso male e mi scuso con tutti. Quello che è successo mi fa stare veramente male. So di aver sbagliato. Non ho mai pensato che sia un bene per l’Italia il fatto che ci sono giovani che se ne vanno. Volevo solo sottolineare che qui ci sono ragazzi bravi, competenti e impegnati. E a questi giovani bisogna dare questo riconoscimento».
Il ministro davanti ai giornalisti a Fano due giorni fa aveva fatto dichiarazioni pesanti, alludendo ad alcuni ragazzi che hanno lasciato il paese per cercare fortuna all’estero e completare gli studi: «Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi».
I rappresentanti Pd di Liguria, Piemonte, Torino e Milano e Valle d’Aosta, e il responsabile nazionale Diritto e Ambiente, Michele Albiani, hanno preparato subito una lettera in cui chiedevano le dimissioni del ministro. «Le sue dichiarazioni riguardanti una certa categoria di giovani che sarebbe meglio perdere che trovare ci hanno lasciati a dir poco basiti – hanno scritto nella lettera – . A nulla sono servite scuse e rettifiche, perché quello che per lei potrà rappresentare un piccolo “inciampo” politico, per la nostra generazione rappresenta invece una dolorosa quotidianità». I ragazzi hanno sottolineato come sia difficile abbandonare la propria famiglia, fidanzati/e e amici o veder partire i propri cari, facendo notare come per alcuni sia spesso una scelta obbligata.
«Quelli che vanno all’estero sono una risorsa importante – ha concluso il ministro nel suo video messaggio -. A tutti dobbiamo dare l’opportunità di realizzare il loro futuro nel nostro Paese oppure laddove li portano i loro percorsi professionali. È il mio pensiero personale e mi dispiace di non averlo rappresentato nella maniera giusta».