HomeCronaca Da “Carosello” al digital advertising: anche la pubblicità trasloca sulla rete

Da “Carosello” al digital advertising: anche la pubblicità trasloca sulla rete

di Giulia Di Stefano12 Ottobre 2012
12 Ottobre 2012

Tre italiani su quattro utilizzano internet e il mercato della pubblicità online cresce del 12%.
Le stime elaborate da IAB Italia, l’associazione internazionale per lo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva, annunciano che, a fine 2012, l’advertising digitale sarà il mezzo più importante nel settore, secondo solo alla televisione.
Italiani sempre più connessi. Un fatturato da 1,249 miliardi di euro: questa la cifra che la pubblicità online raggiungerà entro dicembre. La diffusione dell’uso di internet sta modificando le abitudini degli italiani per l’intrattenimento e l’informazione e, di conseguenza, apre anche nuovi mercati alle attività commerciali. Gli utenti della rete nel nostro paese hanno toccato quest’anno quota 28 milioni e, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia, l’Italia è il quarto paese in Europa in quanto a penetrazione di internet.  Durante lo IAB Forum appena conclusosi a Milano, sono stati presentati studi anche sul comportamento dell’audience: l’italiano che si collega lo fa, nell’84% dei casi, per guardare un video; seguono l’ascoltare musica online (64%) e radio web (63%), guardare un film (62%) o un evento live (61%). I video online hanno quindi raccolto quest’anno ben 89 milioni di euro, con un +85% rispetto al 2011, spostando un 2,5% di investimenti dalla tv a internet.
I vecchi media in perdita. Mentre internet continua a crescere e ad attirare l’attenzione dei pubblicitari, gli altri mezzi di comunicazione sono alle prese con una preoccupante fuga di risorse. Se la stampa, con un -15%, manifesta le difficoltà maggiori, anche la tv (-10%) e la radio (-6%) accusano perdite.
Mentre gli inserzionisti pubblicitari voltano le spalle alla carta stampata e, in maniera minore ma crescente anche alla televisione, si aprono sempre più interrogativi sul futuro dei giornali e dell’informazione tradizionale radiotelevisiva. All’Università Statale di Milano, dove si è tenuta ieri la quarta edizione del ciclo di convegni “Il futuro del giornalismo”, è stata presentata una nuova indagine di Astra Ricerche sugli italiani e l’informazione. La ricerca mette in primo piano la competizione tra carta stampata e informazione online in termini di pubblico e prestigio. Secondo il 51% del campione «in pochi anni internet diventerà il primo canale attraverso cui gli italiani cercheranno le notizie» e il 42% dello stesso afferma di avere ridotto il ricorso ad altri mass media, con l’incremento dell’uso del web (basti dire che in Italia le copie giornaliere diffuse dei quotidiani dal2006 aoggi sono scese da5,5 a4,5 milioni). In termini qualitativi, tuttavia, la stampa risulta ancora vincente per la “veridicità verificata” delle notizie, per la qualità della scrittura, per la competenza, l’autorevolezza dei commenti, la serietà e la precisione.
Giulia Di Stefano

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