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dato alle fiamme
da una banda di balordi

Siracusa, muore anziano
dato alle fiamme
da una banda di balordi

di Siria Guerrieri16 Dicembre 2016
16 Dicembre 2016

L'esterno dell'abitazione dove sabato scorso un gruppo di bulli sono entrati in casa di un fruttivendolo in pensione, Giuseppe Scarso, 80 anni, e dopo averlo dileggiato e picchiato gli hanno versato addosso benzina dandogli fuoco, Siracusa, 8 Ottobre 2016. ANSA/ ALESSANDRO RICUPERO

Don Pippo, così era soprannominato. E’ morto oggi, dopo più di due mesi di agonia, nell’ospedale Cannizzaro di Catania. Arso vivo per divertimento da un gruppo di teppisti. Giuseppe Scarso, 80 anni, pensionato, era stato aggredito una prima volta lo scorso 28 settembre. Vittima di una banda di giovani siracusani, disoccupati, che erano soliti prenderlo in giro, insultarlo pesantemente nei luoghi che frequentava abitualmente.

A fine estate però Giuseppe decide di ribellarsi. Risponde per le rime agli insulti della banda di bulli, senza poter immaginare che avrebbe innescato la follia omicida del gruppo di giovani assassini, e la più feroce delle ritorsioni. Tre le aggressioni, nel giro di 48 ore: la prima volta i teppisti riescono a forzare in piena notte la porta d’ingresso del suo appartamento a Siracusa, al piano terra di via Servi di Maria. Entrano in casa, gettano liquido infiammabile sul pavimento e sui mobili, e infine scappano. Don Pippo si sveglia e riesce a domare in tempo le fiamme.

La mattina seguente va dai carabinieri, insieme al fratello, per denunciare l’accaduto. Inutilmente. Perché il giorno successivo, poco prima della mezzanotte, tre giovani incappucciati riescono ad entrare nuovamente nell’appartamento: questa volta gettano benzina sul petto e sull’orecchio di don Pippo, che però se la cava con lievi ustioni. La banda di criminali non è riuscita ancora nel suo intento, e così il 1 ottobre, poco prima delle 2, gli assassini tornano, riescono a sfondare il portone e rovesciano sull’anziano un’intera bottiglia di alcol, colpendo il viso, la testa e le spalle. Poi, con violenza cieca, feroce e insensata, gli danno fuoco, bruciandolo vivo. I criminali riescono a fuggire, gettando la bottiglia di alcol sotto una macchina parcheggiata.

Un vicino dà l’allarme, Don Pippo viene ricoverato d’urgenza. Due mesi di agonia, fino al tragico epilogo di questa mattina. Nel fascicolo aperto dalla Procura di Siracusa al momento figurano tre indagati.

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