Prima uscita all’estero, nelle vesti di Presidente del Consiglio, per Paolo Gentiloni. L’ex ministro degli Esteri è arrivato stamattina a Bruxelles per partecipare alla riunione dei leader socialisti e, successivamente, al Consiglio Europeo.
Infatti, dopo aver ottenuto ieri la fiducia al Senato – con 169 voti favorevoli, 99 contrari e nessun astenuto, gli stessi numeri di Matteo Renzi – il premier debutterà oggi al tavolo dell’Unione. E tra i punti caldi da affrontare urgentemente non poteva mancare la questione dei migranti. Un tema ripreso proprio ieri dal presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, che ha ricordato la necessità di aiutare Roma e di escludere «i fondi che l’Italia mette a disposizione dal patto di stabilità». Sul fronte immigrazione, poi, si discuterà dell’intenzione di salvaguardare l’intesa Ue-Turchia, lasciando ancora incerta la liberalizzazione dei visti.
Anche la revisione del regolamento di Dublino e la bocciatura dell’Olanda sull’accordo di associazione con l’Ucraina sono tra i nodi da sciogliere durante il vertice. E se l’Italia ha respinto la posizione della presidenza slovacca sulla riforma del sistema Dublino, oggi Gentiloni ribadirà ai leader che la ricollocazione dei richiedenti asilo dovrà essere al centro della modifica di quel trattato, e dovrà avvenire su base obbligatoria. Il premier ungherese Orban, dal canto suo, potrebbe presentare ai suoi colleghi una proposta di realizzazione di hotspot per accogliere i migranti fuori dall’Ue. Con il pieno appoggio dell’Austria.
A Bruxelles, comunque, è stata molto apprezzata la velocità con cui l’Italia ha risolto la crisi di governo. La figura di Gentiloni è da molti considerata positivamente. Oggi, però, saranno importanti i contatti che il neo-presidente avrà con i vertici delle istituzioni, soprattutto per discutere della situazione delle banche. Inoltre, tra le questioni sul tavolo, resterà la riserva italiana sulla revisione del bilancio dell’Ue, e si parlerà dell’elezione del nuovo presidente del Parlamento europeo. Una partita che si giocherà tra Gianni Pittella (Socialisti e Democratici) e Antonio Tajani (Partito Popolare Europeo).