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“Istigò al voto di scambio”
in vista del referendum

De Luca ancora indagato
“Istigò al voto di scambio”
in vista del referendum

di Michela Eligiato14 Dicembre 2016
14 Dicembre 2016

La conferenza stampa del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, per la presentazione della sua candidatura alle primarie del PD per l'elezione a presidente della Ragione Campania, 24 novembre 2014. ANSA / CIRO FUSCO

“Mandatemi Fax con numeri realistici dei voti del Sì. Fate il porta a porta, e non pensate ad altro”. Queste le parole del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, davanti una platea di trecento sindaci, riuniti all’Hotel Ramada il 15 novembre, in vista del referendum dello scorso 4 dicembre.
Un monologo di 25 minuti, quello del governatore, in cui oltre a esortare i sindaci a “rimanere uniti” di fronte ad un governo con il quale c’era un’interlocuzione vantaggiosa, ha ricordato come si può essere persuasivi anche con “un giro in barca, una frittura di pesce”.
Su questo incontro, la procura di Napoli ci vuole vedere chiaro: è stato infatti aperto un fascicolo in cui figura come ipotesi di reato l’istigazione al voto di scambio.
Se a vincere fosse stato il Sì, De Luca avrebbe continuato il dialogo con il Governo, grazie al quale sarebbero potuti arrivare diversi investimenti in Regione.
Dopo una prima fase in cui si procedeva per “fatti non consistenti notizie di reato”, il pm Stefania Buda ha iscritto il fascicolo con l’ipotesi di istigazione al voto di scambio. Un passaggio che consente di avviare accertamenti più approfonditi. Difatti, nella giornata di ieri sono cominciati i primi interrogatori.
Il primo testimone ascoltato è stato il giornalista Paolo Russo, portavoce del governatore, che era al suo fianco nella riunione all’Hotel Ramada. Presumibilmente verrà coinvolto anche il figlio del governatore, Pietro De Luca, coordinatore regionale dei comitati per il Sì al referendum.
De Luca ha risposto con la sua solita retorica, a tratti graffiante, dopo che la vicenda è stata oggetto di discussione nel dibattito di ieri, sulla mozione di sfiducia in consiglio regionale, poi bocciata.
“Vergognatevi – ha detto il governatore – volete la paralisi della Campania. Non si può montare un caso su una battuta goliardica”.
È proprio l’ironia a scaldare il web nelle ultime ore, specialmente sulla pagina ufficiale di Facebook del governatore: sono infatti molti gli utenti che consigliano a De Luca di “farsi una gita in barca e mangiare una frittura” per risollevare il morale.

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