È festa tra i sostenitori del No. Mentre i sostenitori del SI cercano di mantenere la calma. Dal centrodestra si attende in giornata un commento di Berlusconi. Dal suo partito Renato Brunetta ribalta il primo tweet di Renzi dopo la sconfitta: “viva l’Italia lo diciamo noi”. Di “liberazione nazionale” e “vittoria contro i poteri forti” parla , invece, Matteo Salvini. Giorgia Meloni riconosce a Renzi l’onore delle armi. Insieme a Salvini chiede elezioni il prima possibile e primarie del centrodestra.
Anche il Movimento 5 Stelle festeggia il risultato. In un post dal suo blog, Beppe Grillo parla di vittoria della democrazia e chiede elezioni immediate. Luigi Di Maio, nel parlare di sconfitta della casta, dice che “l’uomo solo al comando non esiste più”. Alessandro Di Battista si dice “felice, abbiamo dato il massimo” e chiede che non si parli più del M5S come anti-politico.
La minoranza Pd riprende fiato con questa vittoria. “Gli italiani hanno voluto affermare che le regole fondamentali non possono essere imposte da una maggioranza di governo”, sostiene Massimo D’Alema. Roberto Speranza si dice “pronto per cambiare il PD” e Francesco Boccia chiede apertamente un nuovo congresso.
“Peccato. Avevamo immaginato un altro risveglio”, scrive la ministra Maria Elena Boschi su Facebook, e annuncia una rendicontazione delle cose fatte dal governo. Il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani garantisce che “il nostro impegno per l’Italia resterà altissimo”.
In un tweet Angelino Alfano scrive sportivamente “abbiamo giocato una bella partita e l’abbiamo persa”. Dal suo partito arrivano le altre dimissioni della giornata: Bernardo, ora ex presidente della Commissione Finanze.
Dall’estero, reazioni caute di Jerome Djesselbloem, per il quale “l’esito non cambia la situazione delle banche italiane” e di Wolfgang Schauble che osserva che “la reazione dei mercati è stata tranquilla”. Pierre Moscovici ammette invece il suo turbamento perchè “Renzi è un buon premier”. Positive le reazioni di Marine Le Pen, Nigel Farage e Podemos.