Quando le favole diventano social. Parte l’iniziativa realizzata dal Festival della Crescita: riscrivere con dei “cinguettii” Pinocchio, Peter Pan e il Piccolo Principe, tre delle favole più famose della letteratura per l’infanzia. Gli utenti potranno farlo rimanendo nelle regole di Twitter con l’hashtag #fiabePPP. A disposizione uno spazio di 140 caratteri per raccontare un personaggio o un episodio della fiaba scelta. Il partecipante potrà scegliere la strada narrativa che preferisce (prosa, poesia) e non avrà un limite per il numero dei testi da inviare. Le riscritture saranno poi valutate da una commissione di linguisti. I migliori “cinguettii” faranno parte di un e-book (Una crescita da favola), edito e pubblicato dalla casa editrice Egea.
Tra i creatori del progetto c’è anche Massimo Arcangeli, linguista e docente ordinario alla Facoltà di studi Umanistici di Cagliari. «Raccontare le fiabe utilizzando i social può essere un’operazione didattica molto utile per chi a scuola affronta il riassunto – spiega Arcangeli – condensare in 140 caratteri una favola significa anche trovare le parole più efficaci possibili»
Un’iniziativa interessante che punta a rilanciare il mondo delle favole, sempre più accantonato dai giovani. Ma Arcangeli apre la strada anche a un altro mondo: quello dei grandi classici. «A gennaio uscirà un e-book sul Decameron che racconta questa esperienza – aggiunge il professore – se oggi noi vogliamo rilanciare qualche classico e recuperare il senso della storia, allora perché non fare iniziative di questo tipo. Raccontare un romanzo in 140 caratteri può essere un’occasione per capire la storia contenuta nel romanzo stesso». Un progetto che permetterà sia ai grandi che piccini di utilizzare i social in modo intelligente. «Non dobbiamo demonizzare lo strumento – conclude Arcangeli – sfruttiamo in modo sapiente i social per rilanciare le opere poco lette».