Susan Sarandon, Naomi Watts ed Elle Fanning sono le tre attrici protagoniste del film “3 generation – Una famiglia quasi perfetta”. Il film mette a confronto tre generazioni di donne, ognuna protagonista della sua epoca: la nonna lesbica, agguerrita femminista degli anni ’70, la madre, una donna dal passato tormentato e dalla disordinata vita sentimentale, e infine la figlia, che sente di esser nata nel corpo sbagliato e vorrebbe diventare un ragazzo. “About Ray” è infatti il titolo originale del film, sicuramente di maggior impatto comunicativo, tanto da chiedersi il perchè di questa mania dei nostri traduttori di snaturare i titoli dei film.
La regista britannica Gaby Dellal porta in scena la storia di Ramona, una ragazza transgender che si sente un maschio e si fa chiamare Ray. Si guarda allo specchio e non si riconosce, indossa abiti maschili, sfreccia sul suo skateboard per le vie di New York. Ha un’unica certezza: vuole intraprendere il percorso per cambiare sesso. Per farlo però, ha bisogno del consenso di entrambi i genitori, per cui sua madre è costretta a ricontattare il padre Craig, suo ex compagno. Ma Craig non vede Ramona da anni, si è risposato ed ha avuto altri figli. Così, quando Ramona ricompare nella sua vita, rimane sconvolto dalla sua decisione, rifiutando in un primo momento di firmare il consenso.
Il film è stato accolto positivamente dalla critica, che l’ha paragonato ai capolavori del regista spagnolo Pedro Almodóvar che mette le donne al centro della narrazione lasciando nell’ombra le figure maschili, che appaiono inette, incapaci di assumersi le proprie responsabilità. Il film indaga gli aspetti più intimi e dolorosi della disforia di genere, con tutte le difficoltà, le paure e i dubbi che la scelta di un figlio può comportare, anche nella più moderna e progressista delle famiglie.