“Dottor morte” e “Infermiera killer”, così li chiamavano gli inquirenti che ne intercettavano da mesi telefonate e scambi e che, finalmente, questa mattina sono riusciti ad incastrarli. I protagonisti della vicenda sono Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni, rispettivamente medico anestesista ed infermiera dell’ospedale di Saronno (Varese), amanti da anni. Accusati di aver ucciso, attraverso cocktail di medicinali in dosi letali, quattro persone ed il marito di lei, tra 2012 e 2013. Di importanza chiave la testimonianza di un collega infermiere, che ha dipinto agli agenti il macabro ritratto di due menti disturbate e fiere del loro operato. Accusati di favoreggiamento e omessa denuncia anche altri 14 medici dell’ospedale, che ne ascoltavano i deliri da mesi.
Cazzaniga, 60 anni, la chiamava apertamente “la mia missione”. Il dottore selezionava le sue vittime tra i malati terminali e poi gli applicava il suo “protocollo”, imbottendoli di farmaci per via endovenosa fino a causarne la morte. La Taroni insabbiava le sue operazioni o aiutava a praticarle, con la freddezza di un’esperta. La donna aveva inoltre somministrato per un lungo periodo al marito, malato di cuore, un sovradosaggio dei suoi farmaci cardiaci e l’uomo era deceduto nel giugno 2013. “Se vuoi uccido anche i bambini” aveva detto a Cazzaniga in una delle loro ultime telefonate, mentre lui le esternava la sua preoccupazione di poter essere accusato di omicidio volontario
I “bambini” sono i suoi due figli, che lei chiamava “Angelo rosso” e “Angelo blu”. Anche con loro discuteva di progetti violenti, nonostante la giovane età. Nelle intercettazioni, i due le chiedono consigli su come eliminare la nonna e le zie, quasi che la morte fosse ormai normalità. “Non è così semplice, sono grosse! L’umido da noi passa solo una volta a settimana (…) non abbiamo più neanche i maiali” risponde lei, tranquilla. In attesa dell’interrogatorio della Procura di Busto Arsizio, i due arrestati non hanno rilasciato dichiarazioni.