“Bisogna mandarli via subito”.La Regione Lazionon è ancora uscita dall’impasse dopo le dimissioni di Renata Polverini e Nicola Zingaretti, candidato per il PD, non usa mezzi termini. “La questione della data del voto è una cosa allucinante – prosegue – la Polverinisi è dimessa da dieci giorni, il governo ha detto che si deve votare entro tre mesi, e invece dicono che bisogna andare avanti così fino a primavera”.
Scendono in campo nuove voci. Il fronte di chi chiede le elezioni subito, in questi giorni, si sta allargando oltre i confini dell’area politica di sinistra: imprenditori, artigiani, personaggi dello spettacolo hanno iniziato a far sentire la propria opinione. Confindustria, Confesercenti e Confederazione artigianato si schierano a fianco di Zingaretti. Così il presidente della Confcommercio di Roma, Giuseppe Roscioli: “Sia salvaguardato il futuro delle imprese evitando tempi morti” e il presidente della Confesercenti del Lazio, Valter Giammaria: “La crisi politica rischia di far fallire un sistema imprenditoriale già in forti difficoltà”. Avviata una raccolta di firme tra personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, che chiede di “restituire al più presto ai cittadini i loro diritti”: hanno sottoscritto l’appello, tra gli altri, gli scrittori Andrea Camilleri e Dacia Maraini, i registi Gabriele Salvatores, Ettore Scola e Ferzan Ozpetek, gli attori Valerio Mastandrea e Veronica Pivetti, la giornalista Barbara Spinelli.
La destra prende tempo. “Se qualcuno pensa che facendo in fretta riesce a vincere facile innanzitutto insegue un’illusione – interviene il sindaco di Roma, Gianni Alemanno – e poi non fa un servizio ai cittadini del Lazio. Bisogna ragionare su un election day da fare non ad aprile, ma magari prima, per mettere insieme il voto di Roma, Regione e Parlamento”. Polemico anche il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, Pdl: “Sono valutazioni che guardano all’interesse dei cittadini e non ad un tornaconto di parte come invece fa la sinistra che vorrebbe correre subito al voto, facendo finta di ignorare le ragioni tecniche che impediscono le elezioni a dicembre e le spese ulteriori che graverebbero sulla comunità”.
I primi sondaggi. Intanto un primo sondaggio sulle future elezioni, effettuato dall’Ipr Marketing per l’agenzia di stampa Omniroma, ha fatto emergere risultati sorprendenti. Il Partito Democratico risulta in testa con il 32% dei voti mentre il Popolo della Libertà, dopo lo scandalo Fiorito e le dimissioni della Polverini, scende al 13%, lasciandosi sorpassare da un ipotetico candidato del Movimento 5 Stelle che, in caso di eventuale partecipazione alle elezioni, si aggiudicherebbe il 14%.
Giulia Di Stefano
Elezioni Regione Lazio: aumenta il pressing degli “interventisti”.
10 Ottobre 201252
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