Più di 100 donne uccise ogni anno in Italia da assassini che spesso sostengono di esserne innamorati, paradosso drammatico. Il 25 Novembre si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, data scelta non a caso. Nello stesso giorno del 1960, sotto la dittatura di Trujillo nella Repubblica Dominicana, tre sorelle di cognome Mirabal furono accusate di essere delle rivoluzionarie e, come conseguenza, perseguitate e infine uccise.
Ma il femminicidio non è che una, la più estrema, delle tante forme di violenza che le donne subiscono quotidianamente. Nonostante l’introduzione del corrispettivo reato, il fenomeno dello stalking è ancora diffuso. Secondo l’Istat sono 3 milioni e 466 mila in Italia le donne che, durante la loro vita, hanno subito atti persecutori. Tuttavia circa 8 su 10 non hanno mai cercato aiuto presso le istituzioni.
Sebbene nel nostro Paese non manchino le leggi per contrastare dal punto di vista giuridico questi fenomeni, il problema sembra essere prettamente di matrice culturale. Per questo motivo, secondo l’Associazione Genere Femminile, è necessario puntare sull’educazione e sui programmi scolastici.
Dello stesso avviso anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel suo messaggio in occasione della giornata ha osservato che “l’educazione al rispetto reciproco, nei rapporti personali e nelle relazioni sociali è alla base del nostro vivere civile”, riconoscendo tuttavia che “resta molta strada da fare”.
Sul fronte politico ieri alcuni emendamenti alla legge di bilancio hanno consentito di stanziare 5 milioni annui, per il triennio 2017-2019, a favore delle donne vittime di violenza e per i loro figli. La Conferenza delle Regioni ha poi approvato la ripartizione di circa 31 milioni, destinati ai centri anti violenza, alle case rifugio e alle misure del piano d’azione straordinario contro la violenza di genere.
Che ci sia molta strada da fare lo testimoniano anche le notizie di questa mattina: nel Pratese un uomo, già noto per reati di questo tipo, ha abusato di una 15enne. A Genova invece una donna ha scoperto gli abusi sessuali alla figlia compiuti dal proprio compagno, un trentaseienne ora in fuga e ricercato.