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Silvio si fa da parte e tra le sue candidature non esclude il Monti-bis

di Alessandra Pepe09 Ottobre 2012
09 Ottobre 2012

Nuovo colpo di scena per la politica italiana. E se la scorsa settimana Nichi Vendola ha annunciato a sorpresa la sua candidatura alla corsa delle primarie del Pd, ieri una svolta ha segnato anche il centrodestra. Alla presentazione di “Sos Italia”, il nuovo libro di Ferdinando Adornato, prima deputato della Casa della Libertà ora nell’Udc, Angelino Alfano, segretario del Pdl, ha dichiarato che «per unire il centrodestra Berlusconi è pronto a non ricandidarsi. Per non consegnare l’Italia alla sinistra occorre un gesto di visione e generosità degli altri protagonisti del centrodestra». E rivolgendosi esplicitamente a Pier Ferdinando Casini, anche egli alla presentazione, Alfano ha pubblicamente affermato: «Se Berlusconi non si ricandida hai il diritto,la possibilità e il dovere di giocare questa partita per riunire l’area dei moderati. Caro Pier sei chiamato a questa sfida».
I dubbi di Pier Ferdi. Ma il leader dell’Udc, un tempo alleato della prima ora di Silvio, ha replicato: «Mi auguro che i fatti dimostrino che quel ha detto Alfano sia vero, ma gli italiani sono abituati alle giravolte di Berlusconi e quindi serve cautela nei giudizi. Accettare le sfide è doveroso, ma anche non cedere agli inganni». Al Tempio di Adriano era presente anche il vicesegretario Pd Enrico Letta che ha suggerito a Casini: «Questo matrimonio non s’ha da fare».
L’appoggio del partito. Diversa, invece, la reazione all’interno del Pdl, che, dopo l’annuncio di Alfano, sembra essere compatto almeno per un giorno. Tutti d’accordo sia i colonnelli ex An sia i sostenitori della Grande Coalizione come Maurizio Gasparri, Fabrizio Cicchitto, Gianni Alemanno, Maurizio Lupi, Franco Frattini. Uniche voci fuori dal coro quella di Daniela Santanchè che ha dichiarato: «Non mi risulta che Alfano possa decidere se il Cavaliere si candiderà o no. Berlusconi ha solo detto pubblicamente che il suo obiettivo è allargare il centrodestra. Farà quello che servirà per non consegnare il Paese a Vendola e Bersani». Anche Michaela Biancofiore, fedelissima del Cavaliere, non sembra convinta «Che Berlusconi non si candiderà con il Pdl lo hanno capito tutti gli italiani e lo sapevano anche i protagonisti della politica. Altra cosa è, come sperano alcuni ambienti terrorizzati dal suo potenziale successo, che Berlusconi si ritiri a Cuba e lasci la politica. L’annuncio di Alfano è, dunque, un non annuncio».   
Le spiegazioni di Silvio a Libero. Non smentisce neanche il diretto interessato, da poco tornato dai festeggiamenti per i sessant’anni dell’amico Vladimir Putin. In un’intervista a Maurizio Belpietro su Libero ha affermato: «Non è una novità: è quanto dico da tempo. Io voglio l’unità dei moderati e per ottenerla, se serve, sono pronto anche a non presentarmi. Che c’è di strano? Io intendo fare ciò che è utile e giusto per il mio Paese e se per ottenere un fronte unico contro la sinistra c’è bisogno che io mi faccia da parte, lo farò. Casini e Montezemolo per dar vita a un nuovo schieramento con il Pdl non vogliono Berlusconi? E Berlusconi si toglie dalle scatole. Tutto qui, niente di nuovo. È sempre stato il mio atteggiamento. Alla mia età non inseguo certo una poltrona. Oggi c’è chi se la sente ed è pronto a mettere insieme tutti i partiti che non sono di sinistra? Prego, si accomodi e avrà il mio appoggio». Sembra, quindi, che l’obiettivo principale di Berlusconi sia l’unità dei moderati, infatti, ieri ha inviato un messaggio di riconciliazione a Giulio Tremonti: «Ditegli che se torna lo accolgo a braccia aperte».
E nel totocandidati compare anche Monti. Oggi Berlusconi intervenendo su Canale5 a «La telefonata di Belpietro» ha confermato che non si presenterà alle elezioni 2013. E sui possibili candidati ha affermato: «È difficile fare nomi perché dietro i nomi si instaurerebbero polemiche. Saranno tutti i moderati insieme a decidere chi debba rappresentarli». E ha aggiunto: «Non escludo che possa essere Mario Monti, il quale è sempre stato nel campo dei liberali e dei moderati. Potrebbe essere lui, ma ci sono anche altri nomi che possono essere condivisi».

Alessandra Pepe

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