Quello delle pensioni è sempre un tema attuale. Nella giornata di ieri è approdato alla Camera il testo di un disegno di legge su una contro-riforma delle pensioni, promosso dall’ex-ministro del lavoro, Cesare Damiano del Partito Democratico. La proposta è di introdurre deroghe alla riforma sulle pensioni e allargare il numero degli esodati (persone che, a seguito di accordi di pre-pensionamento con le loro aziende, con l’aumento dei limiti pensionistici si sono ritrovati senza fonti di reddito) beneficiari di misure di sostegno da parte del governo.
Secondo Damiano l’obiettivo non è «smontare la riforma del ministro Fornero, vogliamo fare delle correzioni, addolcire il salto». Una proposta che pare, però, destinata a una bocciatura, da parte del governo, per mancanza di fondi. Un’ipotesi a cui l’esponente del Pd replica: «Se la copertura dei cinque miliardi non ci fosse sarebbe molto grave. C’è la spending review, c’è la legge di stabilità, questi soldi non devono essere destinati solo ad una diminuzione del debito, ma anche per correggere l’errore fatto».
La risposta del ministro Elsa Fornero arriva con la pubblicazione di alcuni stralci di una lettera che lo stesso ministro avrebbe inviato, lo scorso 7 agosto, al Presidente della Commissione lavoro di Montecitorio: «Occorre fare ogni sforzo per evitare anche il solo rischio di adottare misure che potrebbero avere l’effetto di compromettere gli sforzi di stabilizzazione finanziaria sin qui profusi dal Parlamento, dal governo e dal paese».
Tutto questo mentre dal Fondo monetario internazionale arriva l’invito nei confronti di Italia e Spagna a «continuare i piani correttivi per ridare competitività ed equilibrio fiscale e mantenere la crescita».
Domenico Cavazzino