Contenti tutti, o quasi. L’esito del derby di Milano di ieri sera soddisfa l’Inter che al ’92 riacciuffa una partita che, persa, avrebbe significato il meno undici dal Milan e l’ennesimo stop su cui riflettere. Un 2-2 che sa di boccata d’ossigeno. Ai rossoneri alla vigilia poteva andar bene un pari, ma per come si era messa gli uomini di Montella aveva ormai già pregustato il secondo posto in solitaria e la definitiva supremazia cittadina. Tutto sfumato a pochi secondi dalla fine, sull’ultimo calcio d’angolo disponibile. Gli esterni riportano a galla i nerazzurri, capaci di costruire tanto, ma spreconi sotto porta. Candreva prima, Perisic nel finale, riprendono i rivali, scappati due volte. Il Milan si chiude, si organizza e riparte. Sfrutta la serata di grazia di Suso, autore di una doppietta e abilissimo nell’evidenziare i difetti della difesa interista. Un pari giusto per quello che si è visto in campo.
Chi non sorride affatto è la Roma, che a Bergamo incappa in un brutto pomeriggio e perde 2-1 rimontata dall’Atalanta. La gara sembrava essersi messa bene dopo il rigore di Perotti nel primo tempo, ma i bergamaschi, guidati dalla linea giovane Gagliardini-D’Alessandro, pareggiano al 62’ con Caldara e completano l’opera al 90’ con Kessie, ancora dal dischetto. Quinta vittoria consecutiva per la banda di Gasperini, che ora è quarta in classifica e aspira all’Europa.
Euforia invece nell’altra parte di Roma, quella biancoceleste. La Lazio vince 3-1 in casa col Genoa e tiene il passo proprio dell’Atalanta. I ragazzi di Inzaghi sbloccano con Anderson in avvio, subiscono il pari di Ocampos a inizio ripresa ma chiudono i conti con Biglia e Wallace. Rialza la testa anche la Fiorentina, vittoriosa 4-0 a Empoli e il Bologna, 3-1 in casa col Palermo. Panchina traballante per il tecnico rosanero De Zerbi. Nella gara delle 12.30 la Samp si era imposta 3-2 sul Sassuolo, con una super rimonta negli ultimi dieci minuti, firmata Muriel (doppietta) e Quagliarella.