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30mila posti in meno
per superare il dieselgate

Wolkswagen prepara dei tagli
30mila posti in meno
per superare il dieselgate

di Antonio Scali18 Novembre 2016
18 Novembre 2016

LONDON, ENGLAND - SEPTEMBER 25: Used cars by German manufacturer Volkswagen are parked at a dealership in Battersea on September 25, 2015 in London, England. The Department for Transport's Vehicle Certification Agency, the UK's national approval authority for new road vehicles, has announced that it will re-run laboratory tests on engines and compare the results with emissions from on-the-road tests in the wake of the VW test-rigging scandal. The German car manufacturer has admitted selling vehicles in the US with diesel engines that could detect when they were being tested for emission, changing the vehicles performance accordingly in order to improve results. (Photo by Rob Stothard/Getty Images)

La Volkswagen prepara un taglio di 30mila posti di lavoro entro il 2020: a dichiararlo è stato  l’amministratore delegato Matthias Mueller. La mossa punta a superare la crisi causata dallo scandalo Dieselgate, che sta mettendo a dura prova i conti dell’azienda tedesca.

I dettagli sono ancora in attesa di ufficializzazione, ma secondo quanto riporta il quotidiano Handelsblatt, la casa automobilistica avrebbe messo in cantiere 23mila tagli in Germania e 7mila nel resto del mondo nei prossimi quattro anni: si dovrebbe trattare comunque di uscite morbide, frutto soprattutto di progressivi pensionamenti anticipati e del passaggio al part-time per i lavoratori più anziani. Dovrebbero, invece, rimanere attivi tutti gli stabilimenti.

La Wolkswagen ha ottenuto un accordo con i propri lavoratori, il  così detto “Piano per il futuro”,  grazie al quale l’azienda punta a un risparmio di 3,7 miliardi di euro l’anno fino al 2020, 3 miliardi dei quali deriveranno dal contenimento dei costi negli stabilimenti tedeschi e 700 milioni in quelli all’estero.

A fornire qualche dettaglio in più è stato il presidente della Wolkswagen Herbert Diess: “Non ci saranno licenziamenti legati alla produzione. Ristrutturiamo in modo radicale Vw – ha detto il presidente – per renderla pronta al grande cambiamento che affronterà il settore automobilistico”.

Il caso Dieselgate pesa evidentemente come un macigno sulle casse dell’azienda di Wolfsburg, che ad ottobre ha ottenuto un  patteggiamento con la giustizia americana per 14,7 miliardi di dollari. Nonostante questa pesante zavorra, però, nel terzo trimestre di quest’anno i conti dell’azienda hanno registrato un utile di due miliardi, primo segnale positivo di ripresa.

Per questo, nel “Patto per il futuro”, oltre ai 30mila tagli, ci saranno investimenti per 3,5 miliardi di euro e soprattutto 9mila nuovi posti di lavoro per sviluppare auto elettriche e servizi come il car-sharing e il ride-sharing.

Il presidente Diess appare pertanto piuttosto fiducioso sul futuro di Vw dopo la presentazione del patto: “É un grande passo in avanti, uno dei più grandi della storia dell’azienda”.

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