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PD: Dopo l’Assemblea ancora polemiche tra Bersani, Renzi e Vendola

di Francesca Ascoli08 Ottobre 2012
08 Ottobre 2012

In casa Pd la campagna elettorale per le primarie è già iniziata, con i tre principali candidati che non perdono un momento per pizzicarsi a vicenda. Dopo aver sotterrato l’ascia di guerra, durante l’Assemblea del partito di sabato scorso, il Segretario Pierluigi Bersani ritorna a parlare del sindaco di Firenze in un’intervista rilasciata a “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio: «Lui dice che si fida di me?Lo ringrazio, anche io mi fido di me. Ma vorrei che, se ci tiene, si fidasse del partito a cui appartiene e alle sue regole- ha continuato- avrei gradito che Renzi ci fosse stato sabato, mi sarebbe piaciuto vederlo perché è un membro del partito».
Anche il leader di Sel, Nichi Vendola, non si risparmia su Renzi e, in una dichiarazione rilasciata a Skytg24, commenta «Bisogna rottamare la subalterità culturale di certa sinistra al modello liberista che sta scorticando l’Europa». Ma il governatore della Puglia, parlando direttamente del voto continua: «A destra Renzi prenderà moltissimo, da Daniela Santachè a Lele Mora ho visto endorsment straordinari». Non tardano ad arrivare le repliche del “rottamatore”: « Non sono interessato alle discussione interne del partito» commenta per rispondere a Bersani,e tramite la sua pagina facebook, ribatte a Nichi Vendola: «Io a certi attacchi gratuiti rispondo col sorriso».
I cambiamenti interni al partito. Durante l’Assemblea nazionale tenutesi a Roma, sono state introdotte due novità.  “Per garantire la legittimità democratica” qualora nessuno dei candidati raggiunga il 50% più uno dei voti, si procederà con il ballottaggio fra i primi due candidati ad una settimana di distanza dal primo voto. Inoltre gli elettori, per partecipare, dovranno registrarsi a un apposito albo. I candidati s’impegnano a rispettare l’esito delle urne e a collaborare con il nuovo leader.Le candidature dovranno arrivare entro il 15 ottobre, il 25 novembre si terrà il primo voto mentre il secondo è previsto per domenica 2 dicembre.
Chiarita anche la “questione” dei tre mandati. In base allo Statuto del partito i parlamentari, posso presentarsi per un massimo di tre mandati, intendendo tre legislature piene: in sostanza, quindici anni. Cosi il 90% dei deputati e dei senatori saranno ricandidabili.

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