Atac, l’azienda dei trasporti pubblici romani, manda in ferie forzate dodicimila dipendenti. Questo è quanto annunciato in un ordine di servizio dal suo amministratore unico, il grillino Manuel Fantasia, nella giornata di ieri. Il bilancio 2016 dell’azienda sarebbe in rosso di diverse decine di milioni di euro, e toccherebbe dunque ai dipendenti ripararvi, per l’ennesima volta. Lo smaltimento delle ferie è obbligatorio e “senza possibilità di deroghe”, specifica Fantasia. Quest’ultimo ha assunto il controllo dei vertici Atac da meno di due mesi, sostituendo Armando Brandolese, che rassegnò le sue dimissioni in seguito all’abbandono della giunta Raggi da parte di Raineri e Minella.
Lo scontento tra i lavoratori dell’azienda è ai massimi storici, nel frattempo i disagi non si fermano. Nel pomeriggio di ieri la metro A ha smesso di funzionare per due ore, a causa di un atto vandalico alla fermata Repubblica. Uno dei passeggeri della vettura ha tirato il freno di emergenza, non si sa ancora bene se accidentalmente o meno, e la metro si è fermata improvvisamente. Lo stop imprevisto ha causato molti disguidi alla già precaria circolazione romana.
Intanto la giunta pentastellata del Comune ha un’ulteriore gatta da pelare. I lavori interni di restauro dell’Anfiteatro Flavio non possono più aspettare. I fondi, tuttavia, sono legati a Roma Metropolitane: la partecipata che la sindaca Raggi vorrebbe eliminare entro pochi mesi. “Senza fondi e restauri il Colosseo non può reggere, sarò costretto ad interrompere i lavori della Metro C” dice il sovrintendente Francesco Prosperetti. Le linea C infatti, dovrebbe a breve arrivare all’intersezione con il monumento; nel mentre però i fondi sono bloccati da oltre due anni, in attesa di una delibera del Cipe. L’Atac ha bisogno di completare la metro C per dimostrarsi ancora un’azienda degna di fiducia, ma la risoluzione sembra lontana.