Il Consiglio dei ministri ha approvato questa mattina, con la formula “salvo intese” (ovvero che lascia aperta la possibilità ad ulteriori variazioni del testo) il decreto con le misure necessarie ad affrontare l’emergenza terremoto. Il provvedimento, varato dopo una seduta lampo di soli 20 minuti, dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale lunedì.
Al suo interno, secondo quanto si apprende, è contenuta la nuova definizione del cratere del sisma, aggiornata tenendo in considerazione le due scosse del 26 ottobre e quella, di magnitudo 6,5, del 30 ottobre e ampliata rispetto ai 62 comuni che ne facevano già parte.
Nel pacchetto sono comprese misure di sostegno alle imprese, specialmente quelle della filiera agricola, con agevolazioni ed integrazioni al reddito degli agricoltori, in particolare del settore zootecnico. Il decreto prevede infatti una procedura semplificata per l’acquisizione di tutte le strutture necessarie all’attività.
Viene dato più poteri ai sindaci. I comuni potranno assumere personale tecnico-amministrativo, con contratto a tempo indeterminato (fino a 350 unità nelle quattro regioni interessate dal sisma, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo), che andrà a potenziare sia gli uffici speciali della ricostruzione sia il personale tecnico degli Enti. I comuni potranno inoltre selezionare le imprese esecutrici con le stesse modalità della Protezione Civile.
Per le riparazioni della rete stradale viene messa a disposizione l’Anas, che sarà autorizzato, su richiesta dell’ente proprietario, ad effettuare manutenzioni ordinarie o straordinarie su strade comunali, provinciali e regionali. In questo modo si cercherà di ripristinare velocemente tante situazioni che bloccano la circolazione.
Il nuovo decreto, per garantire una rapida conversione in legge, dovrebbe confluire, con un emendamento ad hoc, nel primo decreto all’esame della commissione Bilancio del Senato, ed approderà in aula a Palazzo Madama per l’approvazione tra il 22 ed il 23 novembre. Conseguentemente, il via libera della commissione dovrebbe arrivare nella settimana precedente.