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in Burkina Faso
Giallo sulle cause

Morto un volontario italiano
in Burkina Faso
Giallo sulle cause

di Antonio Scali04 Novembre 2016
04 Novembre 2016

Giallo sulla morte di un nostro connazionale in Burkina Faso. Si tratta di Tonino Tonial, un volontario sessantenne molto attivo in Africa. La conferma del decesso è arrivata nella serata di ieri direttamente dalla Farnesina, dopo che già nel pomeriggio si erano diffuse voci frammentarie su un possibile omicidio dell’uomo, forse per rapina.

Tonial era originario di Sedegliano, paese in provincia di Udine, ma si trovava in Burkina Faso da circa un mese e mezzo per motivi personali: l’uomo, infatti, era sposato con una burkinabè. Ma il rapporto di Tonino Tonial con il continente africano non si limitava a questioni affettive, visto che da tempo collaborava in Africa con l’associazione di volontariato Pentalux, che porta aiuti sanitari riguardanti problematiche ottiche in Burkina e Algeria. Sono stati proprio i membri dell’associazione a far sapere che Tonial non dava più sue notizie da diversi giorni, almeno da lunedì.

Sulle circostanze che ne hanno causato la scomparsa, invece, si sa ancora poco. Gli esperti della Farnesina stanno seguendo costantemente l’evolversi dell’inchiesta in stretta collaborazione con l’ambasciata d’Italia ad Abidjan in Costa d’Avorio, competente per il territorio, e il Consolato onorario in Burkina.

È toccato alla moglie del volontario friulano riconoscere il corpo del marito tramite alcune foto. Dai primi accertamenti non risulterebbero segni di violenza sulla salma di Tonial, non è dunque chiaro se si è trattato di una morte violenta o meno.

Da nostre fonti legate all’ambasciata del Burkina in Italia, siamo riusciti ad avere qualche informazione in più sull’accaduto. I Carabinieri di Udine hanno contattato già ieri intorno alle ore 14 l’ambasciata per avere informazioni sulla presenza di Tonial in Burkina: è dunque ipotizzabile che il corpo dell’uomo sia stato ritrovato già nella mattinata di ieri.

E’ emerso inoltre che il volontario italiano era partito per l’Africa il primo ottobre scorso. Sappiamo inoltre che Tonial possedeva un regolare visto di novanta giorni per vacanza e ricongiungimento familiare, legato proprio al suo matrimonio con una donna del posto. Non si tratta, dunque, di un visto legato a motivi di lavoro.

Sulle motivazioni dell’omicidio, invece, neppure l’ambasciata di via XX settembre si sbottona troppo: non si esclude comunque l’ipotesi di una rapina finita male da parte di  gruppi malavitosi.

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