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Clinton vs Trump
Verso l’Election Day

Elezioni Usa ai raggi x
Clinton vs Trump
Verso l’Election Day

di Valerio Cassetta03 Novembre 2016
03 Novembre 2016

Clinton o Trump? Manca poco all’Election Day dell’8 novembre. Mentre cresce l’attesa sull’esito delle urne, la candidata democratica sembra essere in netto vantaggio rispetto al rivale repubblicano secondo gli ultimi sondaggi. Al di là delle previsioni, andiamo ad analizzare la complessa procedura che porterà all’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti.

Il sistema per eleggere il Presidente degli Usa è definito “indiretto”. Secondo la Costituzione americana, gli elettori, almeno diciottenni, esprimono la propria preferenza non votando un candidato, ma una serie di “grandi elettori”, a lui collegati, che eleggeranno effettivamente il presidente in un secondo momento nel Collegio Elettorale. I requisiti per diventare presidente sono tre: aver compiuto di 35 anni di età, essere nati negli Stati Uniti e risiedervi da almeno 14 anni.

Come avviene? Il Capo dello Stato, nonché detentore del potere esecutivo, quindi non viene eletto dai cittadini, ma dai 538 “grandi elettori” riuniti a Washington (scaturiti dalla somma dei senatori e dei deputati per ogni singolo Stato). In questo modo, chi intende votare per uno dei candidati alla presidenza esprime la propria scelta per un gruppo di delegati, e non per un singolo individuo.

Pertanto, ogni Stato sceglie, con il “sistema maggioritario secco”, un numero predefinito di grandi elettori. Il candidato alla presidenza che ha più voti rispetto agli altri concorrenti si aggiudica tutti i grandi elettori di quello Stato. Tale criterio, chiamato “Winner Takes All” (letteralmente “chi vince prende tutto”), fa sì che un candidato possa ottenere la maggioranza dei voti totali, ma non la maggioranza dei “grandi elettori”. Eccezion fatta per Nebraska e Maine, gli unici due stati che hanno scelto di mantenere il sistema proporzionale.

Quale è il quorum? Per andare alla Casa Bianca il candidato deve essere eletto da almeno 270 “grandi elettori”, che in teoria dovrebbero poi votare per il candidato a cui sono associati. Infatti, non sono da escludere eventuali “tradimenti” di un grande elettore al proprio candidato al momento della riunione del Collegio elettorale. Se nessun candidato raggiunge il quorum, la decisione finale viene presa dalla Camera dei Rappresentanti, che sceglierà fra i primi tre candidati che hanno raggiunto il maggior numero di voti. Secondo questo sistema elettorale il candidato vincente potrebbe non essere il favorito dalla maggioranza degli elettori che ha espresso il voto. La durata dell’incarico presidenziale è di quattro anni, con la possibilità di essere rieletto soltanto per un altro mandato.

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