A undici giorni dall’Election Day si è registrato un boom di donazioni a favore della candidata democratica. In soli 19 giorni ha ricevuto dai suoi sostenitori ben 52.8 milioni di dollari.
Male Trump. Nel mese di ottobre non si è visto un dollaro nelle casse del suo partito e da qui all’8 novembre non sono segnati in agenda altri appuntamenti per la raccolta fondi.
Secondo i dati dell’ultimo bollettino della Commissione elettorale federale nei primi 19 giorni di ottobre la Clinton ha speso 50 milioni di dollari per finanziare la sua campagna. Le rimangono quindi in cassa ben 62.4 milioni da utilizzare entro il fatidico giorno. Dall’altra parte il candidato repubblicano può contare solo su 16 milioni di dollari, dopo averne raccolti 30.5 e spesi 49.3 nello stesso periodo.
Per Trump le notizie negative non finiscono qui. Continuano le accuse contro di lui per molestie sessuali. Sale a 12 il numero delle donne che lo denunciano. L’ultima è Ninni Laaksonen, ex Miss Finlandia. La Miss, in un’intervista al giornale finlandese Ilta-Sanomat, ha dichiarato che Trump l’avrebbe palpeggiata prima di un’apparizione al “The Late Show” di David Letterman nel 2006. Il candidato repubblicano continua a respingere le accuse.
Per la Clinton invece solo belle notizie. Giovedì sera a Winston-Salem (North Carolina) Michelle Obama ha partecipato ad un evento di campagna elettorale con la candidata democratica. Abbracci, sorrisi e tanti complimenti. La first lady ha voluto spazzare via ogni dubbio su possibili dissapori con la candidata democratica, dopo le asprezze della campagna del 2008 quando Hillary fu sconfitta da Barack Obama.
A favore dell’ex first lady, oltre ai bilanci economici, anche quelli elettorali. Secondo i dati forniti da termometropolitico.it la Clinton sembra in grado di controllare la situazione. Questo lo scenario dell’analisi del trend dei sondaggi al 27 ottobre. Il grafico mostra che il numero dei grandi elettori a sostegno della Clinton rimane invariato a 216. In discesa per entrambi i candidati i grandi elettori in tendenza: meno 29 per la Clinton e meno 17 per Trump. Aumentano invece di 46 i grandi elettori in bilico diventando così 86. Da un rapido calcolo si evince che Trump, il cui numero di grandi elettori sicuri rimane invariato a 153, non ha grandi possibilità di battere la rivale. Ipotizzando che tutti i grandi elettori in bilico e quelli tendenti si schierassero a suo favore, non riuscirebbe ugualmente a raggiungere la maggioranza assoluta di 270.