Virginia Raggi è stupita. La sindaca di Roma lo ripete da giorni, rispetto ai più vari argomenti: “spiegatemi com’è possibile”. Prima erano i frigoriferi abbandonati, in costante aumento nella Capitale, ad insospettirla; ora però pare che il bandolo della matassa sia stato trovato, risultando ancor più stupefacente. In Commissione parlamentare anti-mafia la sindaca, accompagnata dalle fedeli Muraro e Baldassarre, spiega alla presidentessa Rosy Bindi cosa è accaduto. La società responsabile del ritiro rifiuti ingombranti a Roma, nota come cooperativa 29 giugno, avrebbe improvvisamente interrotto le attività senza addurre spiegazioni, dal 18 luglio. “Ora abbiamo attivato una nuova gara, ma ditemi se vi sembra normale che un servizio venga bloccato in questo modo: a questo si riferisce l’assessore Muraro quando dice che non è cambiato nulla”. Un po’ tardi per rendersene conto. Discutendo della mafia ad Ostia, piaga che affatica la città da anni, la sindaca lancia uno strale anche verso le influenze romane poco chiare.
Atac e Ama sono sotto attacco, ribadisce alla Bindy. Il compito della sindaca sarà quello di riconsegnarle ai cittadini, che le hanno pagate con le proprie tasse, e proteggerle da eventuali influenze private poco chiare. Non viene ovviamente risparmiato il PD, che con il Patto del Nazareno avrebbe reso possibile la razzia della Capitale senza fare nulla. “Virginia è una macchina da guerra” ribadisce Beppe Grillo, guardando all’operato della sindaca e del suo direttorio. Il leader grillino è arrivato a Roma con due obbiettivi: il ddl per la riduzione degli stipendi ai parlamentari, per il momento impantanato; e un incontro ravvicinato con il nuovo “gruppo perfetto” della Raggi in Campidoglio. All’uscita dal confronto si dice fiducioso e confortato riguardo il futuro di Roma: “c’era un’atmosfera straordinaria e bellissima, c’è una bella squadra e questo mi ha fatto veramente aprire il cuore”.
Nonostante il supporto reciproco, il Movimento 5 Stelle attraversa un momento di défaillance. Prima il ddl fermato, poi la folla attesa da Grillo fuori dal Parlamento che non si è mai presentata. Si attende con ansia inoltre, il risultato del voto di venerdì sul Non Statuto e sul Regolamento 5 Stelle. Questa sera alle 21 i seggi virtuali saranno chiusi. Tuttavia, voci di corridoio insistono su una bassissima affluenza alle “urne”. Il fatto sarebbe testimoniato dai ripetuti appelli di Grillo e Casalino ai fedelissimi: “Votate per eternare il MoVimento”. Non resta che aspettare la prossima mossa, sperando che per il Non Statuto non si sia pensato ad un Non Voto.