Sta per arrivare, il 31 dicembre, la fine dell’era Maccari al tg1. Nella redazione la curiosità sale e anche la preoccupazione. Ma sono tanti i nomi che girano nel vortice delle voci di corridoio. Dal sito dagospia arrivano notizie allettanti.
Calabresi in pole position. Secondo il sito di gossip Dagospia «non sarebbe Mario Orfeo, direttore del Messaggero, il predestinato alla direzione del Tg1 bensì un altro Mario Calabresi, attuale numero uno della Stampa». E il motivo è presto detto. A favore di «Calabresi gioca anzitutto una circostanza: Orfeo al Messaggero sta bene, avrebbe appena presentato alla proprietà, con l’opportuna riservatezza, il suo progetto di restyling», quindi «una sua uscita dal Messaggero comporterebbe conseguenze sicuramente traumatiche sul giornale, peraltro non gradite dall’editore Francesco Gaetano Caltagirone».
Gli americani ci provano. Calabresi sarebbe la «classica figura di garanzia terzista» come Albino Longhi. Ci sono nomi noti e meno noti che girano in lizza per la nomina. Ma anche dei grandi sconosciuti al gran pubblico Il producer televisivo statunitense, Wolfgang Achtner, aveva provato già a offrirsi a gennaio con il vecchio Consiglio di Amministrazione Rai, questa volta ci riprova. Come riportato da La Stampa, il giornalista americano ha inviato una lettera ad Anna Maria Tarantola, presidente della Rai, e a tutti i componenti del Cda della tv pubblica: «le scrivo per informarla che sono interessato e disponibile ad accettare l’incarico di direttore del Tg1 della Rai». La risposta della Tarantola non è tardata: «ho girato il materiale al direttore generale ritenendo la questione di sua competenza».
Una donna capitano. Sono anche altri i candidati. Mario Orfeo, direttore de Il Messaggero, Roberto Napoletano, direttore del Sole24ore, e Luigi Contu, direttore Ansa, sono i più papabili, dall’altra va detto che Monica Maggioni, giornalista estera, Antonio Preziosi, direttore Gr1, e Fabrizio Ferragni, vicedirettore, si stanno dando da fare per riuscire a sedersi sulla poltrona di direttore. Monica Maggioni ha optato per un low profile. Evita sovraesposizioni in conferenze e convegni. Non è una notizia di ieri il fatto che molti a Viale Mazzini sarebbero propensi a far guidare a una donna il Tg1. Fabrizio Ferragni, con la sua carica di vicedirettore, e gli appoggi di cui godrebbe nel mondo cattolico (ministro Riccardi in primis) fanno di lui il favorito tra i candidati interni. Almeno per un interim per tre mesi, in attesa che i vincitori delle prossime elezioni possano scegliersi il nuovo direttore.
Leonardo Rossi.