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ancora nessuna dichiarazione
sul Nobel vinto

Prosegue il silenzio di Dylan
ancora nessuna dichiarazione
sul Nobel vinto

di Michela Eligiato25 Ottobre 2016
25 Ottobre 2016

È un silenzio assordante quello del cantautore americano Bob Dylan, che è stato da poco insignito del Premio Nobel per la letteratura. Gli Accademici di Svezia lo hanno definito “arrogante” e “maleducato”, dal momento che è dallo scorso 13 ottobre che il cantante non ha dato nessun cenno di ringraziamento. Dylan, cercato più volte al telefono, non ha mai risposto, ne in alcun modo ha dato un suo parere durante uno dei concerti o attraverso il Web e la cosa che ha stupito ancora di più gli accademici di Svezia, è il fatto che l’unico accenno al premio Nobel – una scritta apparsa sul sito ufficiale bobdylan.com – è scomparso nel giro di qualche giorno. Dylan ha continuato indisturbato il suo tour. Quella stessa sera, quando tutti si attendevano un commento dal palco, ha suonato a Las Vegas senza fare cenno al riconoscimento conferitogli per «aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana».

Sulla vicenda, con ogni probabilità, le polemiche di questi giorni continueranno ad alzarsi, dettate anche dal fastidio dei più di aver visto assegnato ad un cantante un riconoscimento tanto prestigioso. Chi si è meravigliato che Dylan venisse premiato probabilmente ignorava che sono quasi 20 anni che ad ogni assegnazione spuntava il suo nome fra i candidati all’ambito premio e che lo stesso Dario Fo dichiarò il suo favore all’idea della vittoria del cantautore e ne profetizzò l’avverarsi. Bob Dylan da oltre 50 anni, suo malgrado, è considerato la voce della sua generazione. Non un generazione qualsiasi, ma quella del movimento per i diritti civili, della protesta contro il Vietnam, del ’68 e la rivoluzione sessuale, la generazione che ha vissuto in contemporanea Kennedy, Che Guevara, Giovanni XXIII e l’allunaggio.

Celebrare con il Nobel Dylan, significa celebrare un pezzo della nostra storia. Leonard Cohen, grande musicista e uomo di cultura non esita ad affermare che: “dare a Dylan il Premio Nobel per la Letteratura equivale ad appuntare sul Monte Everest una medaglia come monte più alto del mondo”.

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