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così i virus
ritornano pericolosi

Fuga dal vaccino
così i virus
ritornano pericolosi

di Valerio Toma25 Ottobre 2016
25 Ottobre 2016

I virus come il morbillo possono uccidere. La causa è della mancata prevenzione. Lo dicono gli ultimi dati pubblicati dall’Oms e dall’Unicef. Negli ultimi tre anni, dal 2013 al 2015, si segnala un calo del 3% sulle vaccinazioni contro il morbillo. La media nazionale è dell’85,29%, ma scende in alcune regioni. Tra le più basse figurano le Marche (79,90%) e il Molise (77,38%). Non è solo il morbillo a mostrare un trend negativo, ma anche altre epidemie ritenute fino ad oggi pericolose,se non curate. L’Italia infatti si ritrova al 93,4 % sulla copertura delle vaccinazioni infantili. Quasi due punti in meno rispetto al valore ideale. Dati preoccupanti se pensiamo all’obiettivo della scienza: l’eradicazione completa delle epidemie.

La causa di questa diminuzione delle vaccinazioni è la disinformazione. Sulla questione si è pronunciato ieri il Capo dello Stato Sergio Mattarella durante la giornata per la ricerca sul cancro. “Occorre contrastare con decisioni gravi involuzioni come accade ad esempio quando vengono  messe in discussione sulla base di considerare affermazioni privi di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericoloso e di evitare il ritorno di altre”. Le parole del presidente suonano come cura  all’ignoranza e all’antiscienza. Tra le famiglie italiane, infatti, montano convinzioni poco credibili. Come quella del legame presunto tra il vaccino e l’autismo. Un esempio è Andrew Wakefield, ex medico e autore di una pubblicazione scientifica, che metteva in correlazione il vaccino trivalente MPR e la comparsa di autismo e di altre malattie intestinali. Lo studio venne ritirato quando si scoprì che Wakefield era stato pagato da un avvocato per supportare una serie di cause giudiziarie contro  le case farmaceutiche. Le false teorie sono pericolose perché alimentano i pregiudizi, ma anche l’ostilità delle famiglie a vaccinare i propri figli.  “C’è pericolo di focolai. Il morbillo può dare encefaliti e polmoniti con complicanze mortali” ha spiegato Roberto Burioni, immunologo del San Raffaele di Milano, per spiegare l’importanza del vaccino trivalente.

I virus, infatti, non possono diffondere l’infezione se sono circondati da ospiti immuni. È il cosiddetto principio di “immunità di gregge”. Chi da piccolo fa le punture pediatriche non mette in pericolo i propri compagni di classe. E sull’argomento si muove il governo. La ministra della Salute Beatrice Lorenzin sta proponendo una campagna di prevenzione. Un documento, disponibile dal prossimo anno, che ipotizzerebbe il ritorno del certificato obbligatorio a scuola.

 

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