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di Francesca Ascoli03 Maggio 2012
03 Maggio 2012

Con l’aumento continuo del carburante e la crisi economica, i cittadini capitolini riscoprono i mezzi pubblici dopo un decennio di predominio dell’auto privata. A confermare la nuova tendenza, i dati sull’emissione dei numeri di biglietti. Negli ultimi due mesi i ticket venduti dall’Atac sono passati a 19.614.721 (biglietti giornalieri) da  17.823.103 dello stesso mese dell’anno precedente: un aumento del 7,5%.  Anche i numeri sugli abbonamenti annuali sono aumentati, con un incremento del 10,3%. A preferire i mezzi pubblici sono in particolare le donne (+ 3,5%) e i giovani sotto i trent’anni (+ 4,1%). Nonostante i passeggeri siano aumenti, le condizioni dei mezzi e i numeri delle corse rimangono inadeguati, come conferma Teresa, 36 anni, addetta alle pulizie: “Il servizio non è affatto buono. Nelle ore di punta c’è troppa calca e bisogna aspettare le corse successive. Per lo meno – conclude- sembra ci sia meno traffico”. Anche i tassisti romani, confermano la diminuzione della circolazione: “C’è un netto cambiamento rispetto a prima. Si nota proprio a colpo d’occhio che il traffico è sparito. Persino nel centro, che è sempre affollato, ce n’è molto di meno. La gente preferisce prendere autobus e metro”, conferma un tassista di Termini.

Ma girando perla Capitale, un’effettiva diminuzione del traffico non si nota, specialmente la mattina. Nelle zone centrali di Roma, da Trastevere a San Pietro, da San Giovanni a Casilina, il numero delle autovetture in circolazione rimane inalterato. Inoltre, la corsa del prezzo della benzina non intende fermarsi. Nella giornata di ieri, infatti, sono state varate dal governo nuove accise che contribuiranno ad un nuovo aulteriore sul costo del carburante, nonostante le tasse pesino già per il 58% sul prezzo. Il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, denuncia l’aggravarsi della situazione: se scatterà un ulteriore aumento dell’Iva il problema assumerà una dimensione mostruosa”.

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