Una sconfitta che scotta quella rifilata dal Chelsea al Manchester United. Quattro goal che spediscono i Blues a 19 punti in classifica, a una sola lunghezza dalle prime tre Manchester City, Arsenal e Liverpool. Allo Stamford Bridge è spettacolo. Bastano solo trenta secondi, Pedro anticipa Courtois e segna, 1 a 0 e Mourinho impietrito. Poi ancora Cahill al ’21 e nel secondo tempo altre due reti, Hazard (’62) e Kantè (’70). Conte e tifosi in festa.
Non è passata di certo inosservata l’esultanza del tecnico dei Blues all’ultimo goal dei suoi. Conte corre di fronte alla curva e incita i supporters ad applaudire. Nulla di nuovo per chi è abituato alla verve dell’ex Juve, ma Mourinho non ci sta. Al fischio finale lo Special One sussurra al salentino: “Non festeggiare così. Va bene sull’1-0 ma sul 4-0 no. E’ umiliante per noi” . Le telecamere inquadrano la scena e alle domande dei giornalisti Mourinho risponde: “Lo sapete, ho parlato con Conte non con voi. Non sono il tipo di persona che viene da voi e condivide cose che non vuole condividere. Quello che si è detto tra me e Conte rimane tra noi. Non ho commenti”. Intanto Conte ai microfoni spiega: “ho richiamato i tifosi per regalare ai giocatori un grande applauso. La squadra lo ha meritato dopo la prestazione. È giusto celebrare quando vinciamo. Viviamo di emozioni. Se devo trattenerle allora rimango a casa o cambio lavoro. È importante per i giocatori essere supportati in ogni momento della gara”.
Dopo le polemiche di inizio campionato i blues si ritrovano nei piani alti della classifica. Ma l’euforia di Conte dura poco e i piedi tornano per terra: “preferisco vincere la guerra, non solo una battaglia. Ho già detto ai miei giocatori che lo United è il passato“.