È iniziata alle otto di questa mattina l’operazione di smantellamento del campo profughi a Calais. L’evacuazione di 6400 migranti dalla “giungla” porterà alla chiusura di una comunità che rappresenta una vera e propria città. Dopo gli scontri di questa notte, oggi i profughi hanno iniziato a radunarsi nel punto di raccolta: in attesa, con zaini e valigie, in fila uno dietro l’altro. Il primo bus è partito con 50 sudanesi diretti a Burgundy, ma l’operazione proseguirà per tutta la settimana.
Tantissime le persone che alloggiano nel campo, quasi 6.500, di cui 1.291 minori, pronti per essere spostati nei centri di accoglienza sparsi su tutto il territorio francese. I minorenni non accompagnati saranno invece trasferiti nel Regno Unito, dopo la fine delle procedure burocratiche. Mobilitati 1.250 poliziotti per garantire la sicurezza: l’operazione per il momento si sta svolgendo in modo regolare, senza nessun incidente o scontro. Il governo ha voluto precisare il carattere “umanitario” dell’operazione, volto a chiudere la baraccopoli francese.