La crisi economica investe anche i call center. I numeri di Almaviva Contact, il principale gruppo italiano del settore, mettono paura. La società ha annunciato 2.500 esuberi tra Roma e Milano e il trasferimento in Calabria di 150 lavoratori di Palermo, che per protesta, oltre ad aver occupato la sede lo scorso mercoledì, hanno indetto uno sciopero.
I sindacati, prontamente, hanno lanciato l’allarme: i posti a rischio sono 70-80 mila. Secondo Fistel, Uilcom e Cgil, infatti, occorrerebbe contrastare le delocalizzazioni, agire contro le gare al massimo ribasso rispettando i minimi contrattuali e prevedere ammortizzatori sociali stabili. Per tentare di arginare il problema il governo, dopo l’incontro tra il viceministro dello Sviluppo Economico Bellanova, Almaviva e sindacati, sta studiando la realizzazione di una “black list”: un elenco delle aziende, sia private che a controllo pubblico, che non rispettano le regole.