Non sarà stato il ‘whatever it takes’ che pronunciò il 27 luglio 2012 per dimostrare a tutto il mondo che l’euro sarebbe stato al sicuro ‘qualsiasi cosa avesse comportato’ ma Mario Draghi ci è andato giù pesante anche questa volta. Ieri da Malta il numero uno della Banca Centrale Europea ha infatti annunciato che la Bce è pronta ad iniettare liquidità aggiuntiva a partire da dicembre. Apriti cielo: i mercati hanno fiutato l’occasione prossima e i listini di tutta Europa hanno iniziato a guadagnare. Milano (+2%), Madrid (+2,05%), Parigi (+2,28%) e Francoforte (+2,48%) sono salite tutte sull’ottovolante mentre Londra si è fermata ad un tiepido +0,44%. Effetti immediati naturalmente anche sui bond governativi dell’Eurozona, i primi a beneficiare dell’effetto del Quantitative Easing 2, come qualcuno lo ha già iniziato a chiamare. E allora ecco che lo spread Btp-Bund è sceso sotto la soglia dei 100 punti percentuali, con il rendimento del decennale a circa l’1,48%. Addirittura, e qui si parla di prima volta storica per i titoli italiani, il rendimento dei bond governativi italiani a 2 anni è sceso sotto zero.
Effetto immediato anche sul cambio euro-dollaro, con la moneta comunitaria che ha perso due figure nel giro di pochi minuti ed è passata da un tasso di cambio di 1,134 dollari a un tasso di 1,115 dollari.
Mario Di Ciommo